Come se non bastassero già le impressionanti fotografie delle Alpi dall’alto di poche settimane fa che mostravano un paesaggio autunnale, interrotto solo da qualche striscia bianca dovuta alla neve artificiale delle piste, ecco che arrivano i dati ufficiali a confermare l’eccezionalità del mese di dicembre 2015.
Per avere un’idea della poca neve che è caduta durante questo mese abbiamo messo a confronto la copertura nevosa ottenuta da satellite, per il mese di dicembre, negli ultimi 6 anni (2010-2015): colori bianchi, ovvero percentuali alte, indicano un terreno coperto perlopiù da neve, mentre colori scuri indicano terreni coperti parzialmente coperti o privi di neve. La differenza tra 2010 e 2015 è impressionante, e lo si intuisce dalla diversa estensione dell’area bianca. Tuttavia, confrontando anche con gli altri anni ci rende conto di come il 2010 fosse un caso “sui generis”: in questo senso gli anni 2011, 2013 e 2014 rispecchiano maggiormente la media mensile.
Dicembre 2015 risulta comunque ben lontano dagli anni “normali”, visto che le aree coperte da neve sono limitate solo alle cime Alpine più alte.
Per cercare di fare una stima ancora più accurata abbiamo calcolato la copertura nevosa media per il mese di dicembre nel periodo 2000-2015 (sempre in percentuale). 16 anni non sono un periodo abbastanza lungo per fare considerazioni climatologiche ma bastano per farci un’idea di massima. Nella figura sottostante trovate gli stessi dati mostrati prima ai quali è stata sottratta la media sopra menzionata. Questa volta aree rosse indicano una copertura nevosa inferiore alla media, mentre aree blu indicano il contrario. Tralasciando le zone di pianura ed il mare (per ovvi motivi) concentriamoci solo sulla dorsale Alpina. I colori rossi dell’ultima immagine mostrano le anomalie pesantemente negative che hanno interessato soprattutto ( e qui sta l’eccezionalità) le cime più alte.
Tra le annate che abbiamo confrontato, il 2015 è l’unico che presenta anomalie così pesantemente negative in quota: localmente fino al 50% di neve in meno! Da notare infinte le anomalie positive sui versanti Alpini settentrionali nell’anno 2010, come già evidenziato in precedenza.
Insomma, un inverno che continua sempre di più a mostrare il suo lato estivo a causa della persistenza di alta pressione e temperature superiori alla media, soprattutto in quota.
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