No, purtroppo l’inverno non arriverà in ritardo…

Dando un’occhiata alle notizie che stanno circolando in questi giorni sembra che assisteremo ad un improvviso ritorno dell’inverno; tutto questo dopo l’ennesima risalita dell’alta pressione e il ritorno a temperature più primaverili che invernali. Tuttavia, vogliamo rassicurarvi: l’inverno, con molta probabilità, non arriverà neanche stavolta.

Per capire il perché di questa nostra affermazione consideriamo le previsioni prodotte dai modelli di ensemble, dove si elaborano molti scenari contemporaneamente, invece di una singola realizzazione. Nell’immagine sottostante abbiamo riportato la circolazione in quota prevista rispettivamente per il prossimo 22 e 23 febbraio, insieme all’incertezza indicata dai colori. Il primo elemento che appare evidente è il susseguirsi di due situazioni opposte costituite rispettivamente dall’espansione dell’alta pressione (22 febbraio) e dall’arrivo di una saccatura verso il Mediterraneo (23 febbraIo). Quello che differenzia questi due episodi è però l’incertezza, molto bassa nel primo caso e molto alta nel secondo. In altre parole, l’arrivo dell’alta pressione è più probabile dell’arrivo della saccatura e quindi di aria più fredda.

Previsioni di ensemble per l'altezza di geopotenziale a 500 hPa e relativa incertezza (colori)

Previsioni di ensemble per l’altezza di geopotenziale a 500 hPa e relativa incertezza (colori)

L’andamento delle temperature, pur evidenziando l’incertezza presente, mostra uno scenario medio caratterizzato da valori oltre la media del periodo, soprattutto nello strato vicino alla superficie. Questo nonostante le oscillazioni che sono presenti nell’andamento della temperatura in quota e che sembrano orientate verso un ritorno alla normalità climatica.

Andamento medio della temperatura in quota ed alla superficie per la penisola italiana

Andamento medio della temperatura in quota ed alla superficie per la penisola italiana

La differenza tra le temperature in quota ed alla superficie è ascrivibile al periodo in cui attualmente ci troviamo. L’aumento delle ore di sole causa infatti un maggiore accumulo di energia nei bassi strati atmosferici che, non venendo smaltita efficacemente, rimane a disposizione del giorno successivo.

Per questo motivo non vi sono segnali sufficienti per giustificare un ritorno dell’inverno nel medio-lungo termine. Come mostrato nella figura sottostante, vi è una probabilità di oltre il 95% che le temperature medie dal 15 al 29 febbraio siano superiori alla media.

Probabilità di superamento temperature più basse (in alto) e più alte (in basso) della media

Probabilità di superamento temperature più basse (in alto) e più alte (in basso) della media

Questo dato lascia poche speranza per un ritorno nella media, figuriamoci per un vero ritorno dell’inverno…

Articolo di Guido Cioni del 18 Febbraio 2016 alle ore 17:56

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