L’ipotesi che il virus dell’AIDS fosse nato in un laboratorio quale arma battereologica derivante dall’oramai famoso virus dei primati africani, è una delle tesi del complotto più famose al mondo. Ma di recente la suggestione che il virus sfuggisse al controllo dei ricercatori e finisse con il trasmettere il contagio al mondo, è diventata realtà.
La tragedia in questione è avvenuta presso un laboratorio di ricerca europeo all’interno nel quale venivano condotte ricerche sull’AIDS, ed all’interno del quale uno dei ricercatori coinvolti – a causa di un fatale errore – ha finito col rimanere contagiato durante le fasi di sperimentazione.
Le ragioni di privacy hanno impedito alla stampa di fornire l’identità del ricercatore contagiato, e l’ubicazione del laboratorio in questione. E’ noto solamente il fatto che si tratti di uno dei più grandi centri di ricerca sull’AIDS in Europa.
Le dinamiche di come ciò sia avvenuto non sono state ancora chiarite del tutto, e la notizia è stata annunciata durante la CROI, la conferenza sui retrovirus, che si sta tenendo proprio in questi giorni in quel di Boston. Nemmeno gli stessi ricercatori impiegati presso l’istituto dov’è avvenuta la catastrofe sono in grado di spiegare come sia potuto accadere.
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