Il ritorno dell’ora Legale: si dormirà un’ora in meno!

Il ritorno dell’ora legale ora è molto vicino. Quest’anno la Primavera arriverà il 20 Marzo a causa dell’anno bisestile, l’ora legale invece tornerà giusto una settimana dopo. Il cambio delle lancette lo avremo fra Sabato 26 e Domenica 27 Marzo, e come ben sappiamo ciò porterà a dover dormire un’ora in meno. E’ ben noto che l’arrivo della primavera può portare stanchezza e sonnolenza e questo è dovuto anche al cambio d’ora. Tutto ciò coinciderà con l’avvento della Pasqua. Prepariamoci quindi a passare delle “pimpanti” feste di fine Marzo.

Il ritorno dell’ora Legale: si dormirà un’ora in meno!

Ci siamo quasi, inizia il countdown. Mancano ormai meno di 10 giorni, al passaggio di consegne fra ora solare e ora legale 2016. Il cambio d’ora avverrà la notte fra Sabato 26 e Domenica 27, con le lancette che andranno spostate di un’ora, avanti. Solitamente il passaggio da un orario all’altro si è solito farlo verso le 2.00. Ci son diverse conseguenze portate dallo spostamento delle lancette. Il corpo umano infatti riposerà un’ora in meno. Una piccola parte della popolazione, il cambio orario può provocare lievi fastidi come sonnolenza, irritabilità e stanchezza. In tal caso in pochi giorni ci si abitua, in genere nel giro di 24-48 ore.

Il ritorno dell’ora Legale: si dormirà un’ora in meno! – Spostamento delle lancette in avanti la prossima settimana

L’ora legale nasce principalmente per avere una maggiore durata della luce solare nei nostri pomeriggi, e l’avremo per tutto il proseguo della Primavera, per l’intera stagione estiva, e parte dell’Autunno. Il ritorno all’ora salare avverrà nuovamente a fine Ottobre (Domenica 30).

Grazie all’ora legale, si ottiene un importante risparmio energetico per via di un maggiore sfruttamento della luce solare. Terna, la società responsabile in Italia della gestione dei flussi di energia elettrica della rete ad alta tensione, ha stimato che tra il 2004 ed il 2007 l’adozione dell’ora legale ha consentito un risparmio di oltre 2,5 miliardi di kilowattora, per un controvalore di 300 milioni di euro. Nel periodo compreso tra il 2004 ed il 2012 ha permesso un risparmio di oltre 6 miliardi di kilowattora con una minore spesa pari a novecento milioni di euro.