Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata. Sabbia in arrivo dal deserto del Sahara ! In questi ultimi giorni è uno degli argomenti più chiacchierati nel mondo della meteorologia italiana, a causa delle basse pressioni mediterranee che si spingono fino a latitudini africane, attivando cosi forti venti proprio dal cuore di questo grande deserto capaci di trascinare con se grandi quantitativi di sabbia rossa impalpabile scaricata poi sulle nostre lande mista a pioggia. Il Sahara però non è sempre stato un deserto, anzi, non tanto tempo fa era una sconfinata foresta, dove la natura era rigogliosa ed il terreno pullulava di animali di ogni genere.

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata – Clima attuale

Il deserto del Sahara, immensa distesa di Sabbia, si estende per circa 5000 Km dal Marocco al mar Rosso e per circa 2500 Km dalle coste del mar Mediterraneo fino alla savana posta ai confini della foresta equatoriale. Questa zona è una delle più inospitali della Terra, sotto il profilo termico infatti, si registrano violente escursioni: durante il giorno infatti, le temperature possono spingersi anche oltre i +50°, mentre già al calare del sole e specialmente durante la notte, le temperature sovente scendono al di sotto dell zero. Inoltre i tassi di umidità sono bassissimi ed è molto difficile, se non impossibile, trovare sorgenti d’acqua potabile. Altro aspetto importante sono i fortissimi venti che talvolta sono capaci di scatenare immense tempeste di sabbia. 

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata – Il clima nella storia

Il deserto del Sahara ed maniera generale tutto il nord Africa, ai tempi dei Romani, era considerato il granaio di Roma, sulle terre ora occupate dalla sabbia infatti, c’erano coltivazioni ed allevamenti di ogni tipo. I cartografi del grande impero nell’indicare la zona occupata ora dal deserto, ricorrevano alla frase “Hic sunt leones”, qua ci sono i leoni, segno inconfutabile di una clima molto più clemente di quello attuale.

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata - Carta storica dell'impero Romano

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata – Carta storica dell’impero Romano

Al termine dell’ultima era glaciale infatti, il nord Africa ed anche il deserto del Sahara, era una zona ricca e fertile, come testimoniano le numerose pitture rupestri risalenti a un periodo che va dal 10000 al 5000 A.C. e ritrovate in vari siti archeologici dislocati in tutta l’Africa settentrionale, anche nelle regioni attualmente più aride. Nel cuore del deserto del Sahara, tra Algeria, Libia, Niger e Ciad, si trova ad esempio l’altopiano del Tassili n’Ajjer, dove varie incisioni testimoniano la presenza di pascoli, greggi e battute di caccia. Il panorama che si poteva ammirare corrispondeva a quello dell’attuale savana con leoni, leopardi, gazzelle, struzzi, ippopotami, rinoceronti, elefanti e giraffe. E sono state trovate anche tracce della presenza di dinosauri e di altri animali di grandi dimensioni, il cui sostentamento poteva essere garantito solo da una vegetazione lussureggiante.

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata - Una famiglia di Leoni

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata – Una famiglia di Leoni

Il pullulare della vita sia animale che vegetale era dovuto alla forte e massiccia presenza dell’acqua, nel periodo sopra menzionato infatti, nel nord Africa pioveva molto di più rispetto al periodo attuale. Indagini satellitari effettuate negli anni ’80, hanno individuato i letti di decine di fiumi e ruscelli, attualmente prosciugati e ricoperti da metri di sabbia, che correvano per tutta l’Africa settentrionale. L’intero territorio era costellato da laghi e bacini di ogni dimensione: il fiume Niger, ad esempio, sfociava in un immenso lago nel Mali, lago del quale nel periodo attuale non vi è più traccia. Circa 7000 anni fa, il lago Ciad aveva un’estensione circa 10 volte superiore a quella attuale. Solo 25 anni fa in Mali invece, si contavano ancora numerosi specchi d’acqua, ora totalmente prosciugati da una fortissima siccità.

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata - Il fiume Congo nella foresta pluviale

Sabbia dal Sahara: ora deserto, una volta foresta sconfinata – Il fiume Congo nella foresta pluviale

Intorno al 4000 A.C. iniziò la fase di desertificazione del Sahara: la portata media dei fiumi diminuì in maniera drastica, il livello dei bacini scendeva e in alcune zone distanti parecchi km dalle coste mediterranee ed atlantiche, la terra inizio ad asciugarsi. Dal 2000 A.C., le zone centrali del nord Africa avevano già l’attuale aspetto desertico e nel 1000 A.C. i popoli che avevano abitato queste terre da centinaia di anni si ritrovarono costretti a muoversi verso la zona equatoriale in cerca di acqua per il bestiame e le coltivazioni.

Articolo di Gaetano Genovese del 08 Aprile 2016 alle ore 18:06

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