Dopo un inverno catastrofico, dal punto di vista delle temperature e dell’innevamento alpino, ecco che arrivano i dati di marzo a confermare la criticità della situazione.
Il primo mese della primavera 2016 ha infatti chiuso con un’anomalia complessiva che, sul suolo italiano, ha raggiunto i 0.82 gradi di scarto dalla media di riferimento 1971-2000. Ha fatto più caldo praticamente su tutto il paese, fatta eccezione per le regioni nord-occidentali, laddove le temperature sono risultate in media, come mostrato dall’immagine sottostante.
Un’anomalia che, seppur positiva, è risultata più contenuta rispetto al trend in atto dal 2015 ed in estensione anche ai primi mesi del 2016. Confrontando con i dati disponibili su un periodo di 200 anni si scopre infatti che marzo 2016 rimane al 27.mo posto nella classifica dei mesi più caldi. Probabilmente, i numerosi impulsi instabili che hanno colpito le Alpi e gli Appennini nelle prime settimane del mese hanno contribuito ad abbassare l’anomalia mensile. Da notare che nelle prime settimane del mese è caduta più neve che in tutto l’inverno in alcune zone.
Dal punto di vista precipitativo, la situazione è risultata più variegata. Mentre sulle regioni centro-settentrionali e sulla Sardegna è piovuto meno del normale, su quelle meridionali le anomalie hanno raggiunto il 150%, ovvero è caduta oltre 2 volte la pioggia che cade normalmente in questo periodo.
Località | T°C |
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Siracusa | 29° |
Foggia | 29° |
Bari | 28° |
Palermo | 28° |
Catania | 28° |
Chieti | 26° |
Cosenza | 26° |
Lecce | 26° |
Ascoli Piceno | 26° |
Teramo | 26° |
Località | T°C |
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Aosta | 16° |
Udine | 17° |
Belluno | 18° |
Gorizia | 18° |
Treviso | 18° |
Pordenone | 19° |
Venezia | 19° |
Biella | 19° |
Padova | 19° |
Genova | 20° |