Pochi giorni fa avevamo espresso dubbi riguardo notizie riguardanti il “ritorno dell’inverno” previsto per il 25 aprile. Non solo la lunga distanza temporale non permetteva di fare previsioni affidabili, ma il calo previsto sembrava semplicemente riportare le temperature verso la media del periodo,. Ebbene, le ultime emissioni dei modelli di previsioni sembrano propendere per lo stesso scenario, ritoccando leggermente al ribasso le temperature.
La circolazione sul comparto europeo vedrà infatti lo sviluppo di una saccatura a ridosso dell’Europa centrale e dei Balcani. La figura sottostante permette di constatare come tale situazione venga inquadrata, pur con alcune incertezze, da praticamente tutti gli scenari previsionali: in altre parole, le linee colorate, convergono verso uno scenario univoco o, ancora, c’è poca incertezza previsionale.
A questo scenario sarebbe associata una discesa di aria fredda che porterebbe le temperature (in quota) verso valori inferiori alla media del periodo: su alcune zone della Germania, laddove il calo sarà massimo, si raggiungerebbero i -5°C a circa 1500 metri di altezza, valori tipicamente invernali. Sul nostro paese questo calo risulta, però, più contenuto, come illustrato dall’immagine sottostante. Sia al nord che al sud Italia si passerà da temperature sopra media a valori prossimi allo zero, sempre alla quota di 1500 metri (circa).
Qui entra però in gioco la peculiarità stagionale. L’intenso soleggiamento primaverile non permetterà infatti alla temperatura in superficie di scendere eccessivamente, così come sarebbe probabilmente successo in inverno. Pur in un calo generale, le massime rimarranno su valori accettabili, così come le temperature minime.
Tuttavia, è innegabile riconoscere che il calo ci sarà e che porterà le temperature su valori lievemente inferiori alla media. La carta sottostante permette di apprezzare le aree più interessate da questo raffreddamento: sul nostro paese le differenza rispetto alla media risultano contenute rispetto al resto dell’Europa centrale.
Dato il contrasto tra aria calda al suolo e aria fredda in quota è naturale aspettarsi lo sviluppo di instabilità, che interesserà probabilmente le regioni centro-settentrionali, risparmiando il sud. Tuttavia, è ancora troppo presto per fornire un quadro evolutivo dettagliato a livello nazionale.
Località | T°C |
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Siracusa | 29° |
Foggia | 29° |
Bari | 28° |
Palermo | 28° |
Catania | 28° |
Chieti | 26° |
Cosenza | 26° |
Lecce | 26° |
Ascoli Piceno | 26° |
Teramo | 26° |
Località | T°C |
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Aosta | 16° |
Udine | 17° |
Belluno | 18° |
Gorizia | 18° |
Treviso | 18° |
Pordenone | 19° |
Venezia | 19° |
Biella | 19° |
Padova | 19° |
Genova | 20° |