L’aria fredda, dopo aver interessato l’Europa centrale, ha ormai lambito la catena alpina, portando un diffuso calo delle temperature che ci ha riguardato solo parzialmente. Questo perché l’aria fredda è riuscita a “scavalcare” le Alpi solo in alto, oltre i 4-5 km, modificando solo la parte superiore della colonna atmosferica.
Come conseguenza dell’elevata differenza tra la temperatura in quota e quella al suolo, le condizioni sono andate lentamente peggiorando, soprattutto sulle regioni del nord. A partire dal tardo pomeriggio, numerosi temporali si sono sviluppati sulle regioni nord-orientali, spostandosi successivamente verso est e raggruppandosi in unico sistema che in gergo viene chiamato MCS, ovvero sistema convettivo alla mesoscala.
Tale sistema ha lasciato una impronta ben riconoscibile nella mappa delle fulminazioni misurate nelle 24 ore di sabato 16 maggio, come mostrato dall’immagine sottostante. Considerando anche i temporali mattutini che hanno interessato le regioni centro-meridionali, sono state rilevate oltre 60000 scariche, di cui oltre 25000 relative al temporale prima citato.
Fortunatamente, nonostante la grandine, i colpi di vento e le numerose scariche, non sono stati registrati danni consistenti sulle regioni del nord.
Località | T°C |
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Foggia | 25° |
Oristano | 25° |
Nuoro | 25° |
Taranto | 25° |
Sassari | 25° |
Palermo | 25° |
Siracusa | 24° |
Ragusa | 24° |
Latina | 24° |
Roma | 24° |
Località | T°C |
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Belluno | 14° |
Biella | 15° |
Varese | 16° |
Sondrio | 16° |
Como | 17° |
Lecco | 17° |
Gorizia | 17° |
Udine | 18° |
Cuneo | 18° |
Bolzano | 18° |