Respiro caldo all’orizzonte, l’estate sta per mostrare i denti?

1 giorno: è bastato così poco per stravolgere le previsioni a lungo termine dei principali centri di ricerca. Nel giro di 24 ore gli scenari che preannunciavano un periodo tutto sommato in media hanno virato verso una improvvisa rimonta dell’alta pressione che porterebbe il primo vero caldo “africano” della stagiona estiva. Tuttavia, prima di dare per assodata una previsione ad oltre 10 giorni occorre valutare l’affidabilità di questo scenario.

Per fare questo diamo un rapido sguardo alla situazione prevista dai modelli di ensemble, che simulano non uno ma molteplici stati atmosferici equiprobabili. La mappa sottostante mostra il campo di pressione in alta quota, legato alla circolazione dei venti, previsto per il prossimo 17 giugno, insieme all’incertezza previsionale, quantificata dai colori in una scala che va dal viola al rosso. Risulta immediato notare come l’espansione dell’alta pressione verso i Balcani, che abbiamo indicato con la lettera H, sia caratterizzata da una incertezza relativamente bassa (colori viola-verdi). Viceversa, la saccatura presente sulla Spagna e sull’Europa ha margini di errore più ampi. Questo significa che la risalita di aria calda sarà posizionata, con buona probabilità, sulle regioni del sud.

Previsione probabilistica della circolazione in alta quota, tramite i geopotenziali a 500 hPa, incertezza previsionale e temperatura in medio-alta quota

Previsione probabilistica della circolazione in alta quota, tramite i geopotenziali a 500 hPa, incertezza previsionale e temperatura in medio-alta quota

Uno scenario che viene confermato anche dal campo di temperatura in quota, mostrato nel pannello inferiore dell’immagine precedente, che evidenzia temperature fino a 25°C a circa 1500 metri di quota. Questo comporterebbe delle massime che potrebbero spingersi tranquillamente oltre i 30°C, visto che l’aria si riscalda mediamente di 1°C ogni 100 metri. 

Ed in effetti, andando a considerare l’evoluzione temporale per un punto sulla mappa (ad esempio, la città di Roma), l’aumento termico è ben evidente. La temperatura in quota passa da circa 12°C a oltre 18°C dopo il 16 giugno. Da notare, però, come l’incertezza associata in questo caso sia più alta, dato lo “spread” tra i diversi scenari previsionali (linee tratteggiate).

Meteogramma relativo alle previsioni probabilistiche per la città di Roma. Temperature in medio-alta quota, temperature massime/minime alla superficie e precipitazioni

Meteogramma relativo alle previsioni probabilistiche per la città di Roma. Temperature in medio-alta quota, temperature massime/minime alla superficie e precipitazioni

Gli ultimi due pannelli, contenenti le temperature e precipitazioni previste fino al 22 giugno, indicano un periodo secco caratterizzato, molto probabilmente, da temperature oltre la media. Anche qui, però, c’è lo zampino dell’incertezza, indicata con la lunghezza di ogni indicatore rettangolare.

Insomma, occorrerà aspettare ancora qualche giorno per confermare questa linea di tendenza. 

Articolo di Guido Cioni del 08 Giugno 2016 alle ore 16:13

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