Sveliamo i meccanismi climatici.
Il Clima è il delicato e complesso equilibrio tra energia entrante ed energia uscente dal nostro pianeta e varia in modo differente a seconda dei luoghi e delle scale spaziali prese in considerazione. Non è semplice comprendere a 360° la variabilità climatica perché esistono tantissimi forzanti che collaborano nel modellare il Clima e allo stesso tempo molti di essi non sono facili da modellizzare e comprendere. Eppure nonostante ciò la Scienza ha fatto passi da gigante e grazie alla Paleoclimatologia, mediante la quale è stato possibile ricostruire eventi climatici passati, oggi possiamo prevedere l’evoluzione climatica futura partendo dalle condizioni attuali. Ed è proprio da queste ultime e dalla consapevolezza del Global Warming attuale, che gli scienziati lanciano l’allerta glaciazione!
Ma com’è possibile che un periodo caldo possa generare un periodo freddo?
La risposta va cercata nei ghiacci e nell’oceano! Vediamo perché.
A distribuire il calore sul nostro pianeta oltre all’atmosfera ci sono gli oceani. La circolazione oceanica media globale prende il nome di
Circolazione Termoalina (nastro trasportatore globale) ed è determinata dai gradienti di salinità e temperatura a livello globale. Trasportando acqua calda dall’equatore ai poli in superficie e acqua fredda e densa sui fondali dai poli a latitudini inferiori, le
correnti consentono di mantenere l’equilibrio climatico. Quest’ultimo però può essere facilmente distrutto da forzanti esterni. Cercando di rispondere ora alla domanda iniziale, infatti, lo
scioglimento dei ghiacciai, legato all’innalzamento delle temperature, provocherebbe un’immissione elevata di acqua dolce in mare, che a latitudini polari inibirebbe la formazione di
acque dense di ventilazione che formano il ramo profondo del nastro trasportatore globale.
Cosa comporterebbe ciò?
Non essendoci più ridistribuzione di calore, andrebbero a raffreddarsi sempre più le regioni a latitudini elevate e a riscaldarsi quelle equatoriali, portando un periodo glaciale su regioni molto vaste alle alte e medie latitudini. Ciò in realtà è già accaduto in passato durante la fase nota come Younger Dryas, la quale sarebbe stata provocata da uno scioglimento dei ghiacciai del Nord America (successivo ad un periodo caldo), il quale avrebbe interrotto la Corrente del Golfo!
Anche oggi con l’attuale Global Warming, i ghiacciai della
Groenlandia, dell’
Antartide e quelli continentali, stanno subendo notevoli variazioni, con un incremento delle aree soggette a fusione. Ancora una volta dunque si presenta un rischio concreto di periodo glaciale e dobbiamo essere pronti ad affrontarne le conseguenze. Il mondo in passato si è adattato, noi oggi invece possiamo prevenire eventuali danni e adoperarci per ridurre il più possibile la vulnerabilità dell’intero pianeta.