Violento temporale a Chieri con ingenti danni, ma NON è una tromba d’aria!

Negli ultimi giorni molti mezzi di informazione hanno riportato la notizia di una “Tromba d’aria” verificatasi nella città di Chieri, nel Torinese. Incuriositi da queste segnalazioni siamo andati ad informarci ed abbiamo reperito i video che vi proponiamo di seguito, dove si osservano forti raffiche di vento unite a pioggia e, occasionalmente, grandine.

Tuttavia, dopo un’attenta analisi dei video e delle informazioni disponibili ci si rende conto che il termine “Tromba d’aria” è stato utilizzato a sproposito, come viene fatto spesso dai mezzi di informazione. La persona che si trova sotto ad un temporale e viene investito da raffiche di vento molto forti, capaci di danneggiare edifici, e precipitazioni che diminuiscono la visibilità al minimo crede, erroneamente, di trovarsi all’interno di un Tornado (o Tromba d’aria, in Italiano) quando invece si tratta di un Downburst.

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Danni a Chieri (TO)

Nonostante i danni al suolo, come mostrato dalle testimonianze fotografiche, possano essere simili (ma comunque di minore entità) a quelli causati da una tromba d’aria, il meccanismo che porta alla formazione di un Downburst è ben diverso. Il termine descrive correnti di aria fredda e secca che, trascinata dalla pioggia in caduta, viene letteralmente “rovesciata” verso la superficie, come mostrato nell’immagine sottostante.

Schema di un downburst

Schema di un downburst

Una volta arrivata alla superficie, la massa d’aria è costretta ad allontanarsi in tutte le direzioni, formando un vero e proprio “fronte” di raffiche che appaiono all’improvviso e terminano dopo pochi minuti. Nell’immagine sottostante un esempio pratico del ciclo di vita di questo particolare fenomeno.

Ciclo di vita associato ad un downburst schematizzato

Ciclo di vita associato ad un downburst schematizzato

Ciclo di vita associato ad un downburst e fotografato in un evento reale

Ciclo di vita associato ad un downburst e fotografato in un evento reale

Come si intuisce dalla spiegazione, le differenze rispetto ad una tromba d’aria sono molte, dato che in quest’ultima si osserva una colonna d’aria in veloce rotazione a cui sono associate correnti sia verso l’alto (aspirazione) sia centrifughi (verso l’esterno). In generale, le trombe d’aria sono più rare dato che necessitano di temporali molto intensi ed organizzati, cosa che non invece non è richiesta nel caso dei downburst.

Articolo di Guido Cioni del 04 Luglio 2016 alle ore 14:39

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