1 anno dal Tornado di Mira-Dolo, una ferita ancora aperta [IMMAGINI]

Circa un anno fa l’entroterra veneziano veniva interessato da uno dei Tornado più intensi degli ultimi anni. I paesi di Mira, Dolo, Cazzago e Piazza Vecchia sono quelli più colpiti; si stimano 100 milioni di danni, oltre ad un morto e 92 feriti. 

Il tornado di Mira-Dolo visto da pochi chilometri di distanza

Il tornado di Mira-Dolo visto da pochi chilometri di distanza

Il forte temporale, in seno al quale si è poi sviluppato il Tornado, si sviluppa velocemente nel tardo pomeriggio dell’8 Luglio 2015. L’animazione dell’immagine satellitare che vi proponiamo di seguito, insieme ad un’istantanea che mostra da lontano la cella temporalesca, mostrano l’incredibile velocità con la quale il temporale nasce, si intensifica e si muove verso sud-est, come spesso si osserva in questo tipo di sistemi.

La sommità del temporale sotto al quale si è sviluppato il Tornado

La sommità del temporale sotto al quale si è sviluppato il Tornado

Animazione immagini satellitari 8 luglio 2015

Le immagini prodotte dalle scansioni radar iniziano già a preoccupare, data la presenza del cosiddetto “eco ad uncino”, una struttura a ferro di cavallo che spesso viene osservata sul margine di sistemi temporaleschi in presenza di Tornado.

Scansione radarc che mostra l'intensità associata al sistema e il tipico "eco ad uncino" che identifica la presenza del Tornado

Scansione radarc che mostra l’intensità associata al sistema e il tipico “eco ad uncino” che identifica la presenza del Tornado

I primi dubbi si rivelano purtroppo fondati quando arrivano le prime testimonianze fotografiche, ma anche molti video, che danno un’idea della devastazione lasciata dal passaggio del Tornado: tetti divelti, una villa storica rasa al suolo, macchine scaraventate a decine di metri.

Chicchi di grandine associati alla cella temporalesca

Chicchi di grandine associati alla cella temporalesca

Danni visti dall'alto

Danni visti dall’alto

Danni provocati dal Tornado

Danni provocati dal Tornado

Danni visti dall'alto

Danni visti dall’alto

Dopo qualche mese l’organizzazione non-profit europea per lo studio dei fenomeni estremi, ESSL, riesce a stimare l’intensità del fenomeno e a ricostruire la traiettoria del Tornado tramite i danni provocati al suolo. I dati parlano chiaro: si è trattato di un F4, ovvero di un fenomeno paragonabile ai Tornado americani, con venti oltre 250 km/h.

Traiettoria del Tornado in base ai danni rilevati al suolo

Traiettoria del Tornado in base ai danni rilevati al suolo

Dal report si legge “Il tornado si è formato e ha toccato terra tra le 17.25 e le 17.45 ora locale, ha percorso circa 11 km, quasi in linea retta da nord-ovest verso sud-est, ha avuto una larghezza media di 700 m e una massima di circa 1 km; è stato accompagnato da grandine con diametro tra i 5 e 7 cm e impressionanti raffiche di vento“.

Oggi rimangono ancora i danni lasciati dai forti venti, ma non la determinazione delle persone che devono ancora ricostruire. Nel caso voleste contribuire, ecco il link dedicato.

Articolo di Guido Cioni del 08 Luglio 2016 alle ore 22:13

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