Caldo sopra media in molte aree degli States, temperature oltre i 45°C

Non solo in Europa: il caldo conquista anche gli Stati Uniti. Negli ultimi giorni i termometri sono saliti vertiginosamente, soprattutto sugli stati occidentali. La figura sottostante mostra le temperature massime raggiunte tra il 24 ed il 25 luglio (il fuso orario colloca il dì statunitense a cavallo di quello ufficiale di Greenwich). Non è difficile scovare valori oltre i 45°C su California e Messico, ma anche spostandosi verso est si resta sempre sopra i 35°C.

Temperature massime misurate il 24 luglio negli Stati Uniti

A giudicare dalla mappa una delle località più calde sembra essere Nuevo León, paese ufficialmente in territorio messicano ma vicinissimo al confine con gli Stati Uniti. L’andamento della temperatura negli ultimi giorni mostra la vicinanza della soglia dei 50°C con massime rispettivamente di 44.4°C, 45.8°C, 48.3°C e 45.4°C. 

Andamento della temperatura nella stazione di Nuevo León, al confine tra Messico e Stati Uniti

Tuttavia, occorre sottolineare come temperature oltre i 40°C siano normali in aree desertiche come queste. L’anormalità consiste piuttosto nel mantenimento di massime inferiori ai 40°C, ma comunque superiori alla media, sul resto del paese. La mappa delle anomalie termometriche registrate nell’ultima settimana aiuta a fare chiarezza in questo senso, dato che permette di evidenziare aree più calde del normale (colori giallo-rossi) e più fredde del normale (colori blu-viola-verdi).

Anomalie di temperatura misurate nell’ultima settimana negli Stati Uniti

La causa di queste temperature anomale sembra essere legata alla persistenza di una vasta area di alta pressione che abbraccia tutte le regioni centrali degli States, dalla costa occidentale a quella orientale, come mostrato dalla mappa sottostante. E la situazione non è prevista in “miglioramento” neanche nel weekend quando è atteso un nuovo aumento delle temperature.

Previsione del campo di pressione in quota e temperature osservate al suolo nello stesso momento

Da notare che in questi casi spesso l’alta pressione può evidenziare dei particolari “feedback” che permettono l’aumento continuo delle temperature, come la presenza di un suolo troppo secco a causa delle poche piogge primaverili (stessa cosa successa in Europa durante la calda estate del 2003).