El Niño ormai in fase neutrale pronto al passaggio di staffetta

El Niño entra ufficialmente in fase neutrale e si prepara al passaggio di staffetta con La Niña. 

Stiamo parlando di quel fenomeno con cadenza triennale/quinquennale che consiste in un riscaldamento anomalo delle acque superficiali nel Pacifico orientale. Per contestualizzare il tutto, ricordiamo che il periodo 2015/2016 ha vissuto uno degli El Niño più forti mai registrati, tanto da spodestare quello del 1997/1998 (stando a dati ancora non ufficializzati). Il picco di massima intensità è stato raggiunto tra i mesi di novembre e dicembre, mentre da gennaio le acque hanno iniziato a raffreddarsi lentamente. Proprio nelle ultime settimane, le rilevazioni satellitari hanno evidenziato la presenza di “pozze” fredde, ovvero aree caratterizzate da acque con temperature più basse della media di riferimento. La figura sottostante mostra queste differenze calcolate per il mese di giugno 2016 e mostra le aree più fredde (colori azzurri) nei pressi dell’equatore.

Anomalia di temperatura delle acque superficiali per Giugno 2016

L’indice che viene spesso utilizzato per caratterizzare questo fenomeno prende in considerazione le anomalie, ovvero i valori rappresentati nella figura precedente, mediati su un’area che racchiude parte del Pacifico orientale intorno all’equatore. L’andamento di questo valore per il periodo 2015/2016 mostra come Giugno e Luglio siano stati i primi mesi durante i quali l’anomalia di temperatura è finalmente scesa sotto la soglia dei 0.5°C, marcando la fine “ufficiale” di El Niño.

Indice Niño 3.4 per i fenomeni più intensi, moderati e per l’anno in corso (linea nera)

Il riaffioramento di acque più fredde è ben visibile anche in una sezione verticale delle acque oceaniche, come mostrato in quest’ultima immagine che vi mostriamo: notate la lingua fredda che si estende dal Pacifico occidentale verso quello orientale.

Anomalie di temperature sotto alla superficie per il Pacifico tra il 5 ed il 9 luglio 2016

Nei prossimi mesi, secondo gran parte delle previsioni, le acque dovrebbero continuare a raffreddarsi, portandoci verso il fenomeno opposto, La Niña.