Polvere di diamanti in Atmosfera per combattere il Global Warming!

Una via di salvezza da miliardi di dollari

Il riscaldamento globale è attualmente uno dei problemi più incombenti che interessa il nostro Pianeta, tant’è che molti governi si riuniscono ogni anno nelle Conferenze sul Clima per aggiornarsi sugli sviluppi della ricerca scientifica in ambito climatico e sviluppare i punti chiave di un progetto volto a ridurre la vulnerabilità del Clima e dell’Ambiente, puntando principalmente alla riduzione delle emissioni di gas serra, adottando politiche si sviluppo eco-sostenibile. Ciò implica che uno step fondamentale sia monitorare l’operato di ogni governo nell’ambito degli accordi climatici. Attualmente l’obbiettivo che gli Stati si sono posti è mantenere l’anomalia di temperatura al di sotto dei 2 °C, poiché andando oltre questo valore si rischia concretamente una variazione climatica irreversibile e dunque non più gestibile da parte dell’uomo.

Ma in casi estremi, ovvero qualora non riuscissimo a raggiungere questo obbiettivo, riducendo sistematicamente le emissioni di monossido di carbonio, non ci sarebbero vie di fuga?

In realtà sono varie le proposte avanzate dagli scienziati e recentemente un gruppo di esperti del clima dell’Università di Harvard, ha proposto sulla rivista Atmospheric Chemistry and Physics, di immettere polvere di diamante in atmosfera per riflettere i raggi solari e ridurre dunque la cosiddetta “febbre del Pianeta“. 

La polvere di diamante, secondo gli scienziati, sarebbe una buona controproposta agli aerosol di solfati, in quanto ha un minore impatto sull’ambiente, minori contro-effetti ed una maggiore efficacia nell’aumento dell’albedo terrestre, con una conseguente diminuzione delle temperature. In termini economici salvare il Pianeta in questo caso, costerebbe davvero caro! Ad oggi la polvere di diamante sintetico costa circa 100 dollari al chilo e considerando le dimensioni planetarie del campo di applicazione, la spesa si aggirerebbe ad un ordine di miliardi di dollari all’anno.

Per cui una proposta, sicuramente più economica ma meno efficace della polvere di diamanti (di circa il 50 %) è fornita dall’ossido di alluminio. Considerando inoltre che le nanoparticelle di ossido di alluminio sono più semplici da produrre e più affidabili per stabilità chimica e sicurezza, per ora restano la proposta più gettonata e studiata dalla comunità scientifica internazionale.