Nonostante un Luglio temporalesco, banchisa artica ancora in negativo

Continua il record negativo di estensione della banchisa artica. Dopo un inverno passato decisamente sottotono, a causa delle temperature continuamente più alte del normale, ecco che l’arrivo dell’estate favorisce la continuazione del trend negativo, almeno per quanto riguarda l’estensione. 

Il grafico sottostante mostra l’estensione (milioni di chilometri quadrati) delle aree coperte da almeno il 15% di ghiaccio nei pressi del polo nord. L’annata in corso (2016, linea nera/rossa) è risultata fino ad ora ben al di sotto della media (2 deviazioni standard) e superiore solo al 2012, che detiene ancora il primato indiscusso per il record negativo estivo. C’è da dire, tuttavia, che l’inverno 2016 ha fatto registrare valori decisamente più bassi del “terribile” 2012. 

Estensione banchisa artica a confronto per diversi anni e come deviazione dalla media ventennale 1981-2000

La causa di questa continua diminuzione è legata alle temperature atmosferiche, che sono risultate ancora superiori alla media sull’area artica. La mappa sottostante mostra le anomalie di temperatura (differenze rispetto alla media) per la prima metà di luglio. Ad una vistosa anomalia negativa (piú freddo del normale) sulla Siberia orientale si contrappongono temperature più alte del normale sul mare di Barents e di Kara, oltre all’Alaska. 

Anomalie di temperatura a 925 hPa per il periodo 1-16 Luglio 2016

La data di inizio della fusione dei ghiacci, che spesso coincide con la fine dell’inverno, si è spostata quest’anno di circa 6 settimane (40 giorni) in anticipo su gran parte dell’area artica, come mostrato dall’immagine sottostante. In questo caso è stata la persistenza di alte pressioni in primavera a facilitare uno scioglimento preventivo della banchisa.

Anomalia del periodo di inizio scioglimento dei ghiacci artici: colori caldi indicano uno scioglimento tardivo, colori freddi viceversa