Battuto un altro record: Luglio è il mese più caldo degli ultimi 150 anni globalmente

La “ventata” di aria fresca della prima metà di agosto non è altro che una goccia fredda in un mare di caldo. I dati relativi al mese di luglio raccolti dall’ente statunitense NOAA dipingono infatti un quadro decisamente poco positivo per il nostro pianeta. 

Il mese di luglio 2016 è infatti risultato ancora una volta il più caldo registrato da quando disponiamo di misurazioni accurate (circa 150 anni). L’anomalia a livello globale ha raggiunto i 1.10°C con terra ed oceani che hanno contribuito in misura eguale. La figura sottostante mostra, con l’ausilio di una scala colori, i luoghi dove si sono misurate rispettivamente temperature più basse (colori freddi) o alte (colori caldi) del normale.

Percentili di temperatura globali per luglio

Impressionante anche il grafico che mostra l’andamento delle anomalie di temperatura, ovvero le differenze rispetto alla media 1951-1980. L’anno in corso (2016, linea nera) ha battuto tutti i mesi relativi agli anni precedenti (che partono dal 1996), superando nettamente la soglia di 1°C di anomalia. Solo negli ultimi mesi, probabilmente grazie al passaggio di testimone di El Niño, stiamo assistendo ad una progressiva diminuzione delle anomalie, che stanno tornando verso soglie “normali”.

Andamento delle anomalie nel 2016 a confronto con gli altri anni

In Europa il mese è risultato caldo praticamente ovunque. Da notare, tuttavia, come la parte orientale abbia giovato di un mese con giorni molto umidi e piogge frequenti, come mostrato dalla mappa sottostante (cerchi verdi). Ad ovest e sulla Groenlandia, oltre a temperature più alte del normale, si è consumato un mese decisamente secco. Da notare le anomalie positive sulla Russia.

Mappa fenomeni estremi in Europa, Luglio 2016

Il mese di luglio ha fatto salire nuovamente il 2016 sul podio per gli anni più caldi (almeno fino ad ora) con un’anomalia complessiva  (globale) di 1.66°C.