Vortici a spasso per l’oceano atlantico, la prima depressione della stagione [IMMAGINI]

Con la fine del mese di agosto si avvicina l’inizio dell’autunno meteorologico. Si tratta del periodo nel quale l’oceano atlantico inizia ad essere teatro della formazione di numerose depressioni, grazie all’incontro di aria fredda proveniente dal polo nord e dell’aria riscaldata dalle acque oceaniche. 

Proprio nelle ultime ore una depressione è andata formandosi a nord delle Azzorre, intensificandosi velocemente fino a raggiungere un minimo di circa 970 hPa. L’animazione del satellite nel canale del vapore acqueo permette di seguire l’intensificazione del sistema viene iniziato da una discesa di aria fredda dalla stratosfera (l’area con colori scuri) che successivamente si avvolge intorno al minimo presente al suolo.

Animazione immagini satellitare nella banda del vapore acqueo

Il movimento dei corpi nuvolosi nella stessa animazione rende anche una precisa idea della direzione dei venti in quota. Si tratta della “corrente a getto”, un vero e proprio fiume di aria fredda che scorre a velocità prossime ai 300 km/h e che condiziona, con le sue oscillazioni, la formazione di basse pressioni al suolo. Nell’immagine seguente, dove abbiamo sovrapposto la direzione e l’intensità del vento all’immagine satellitare, è possibile osservare come le nuvole ricalchino bene la posizione della corrente a getto e come la depressione si sia formata proprio su un meandro della stessa.

Corrente a getto ed immagine nel canale del vapore acqueo

Una visuale ancora più ravvicinata permette di riconoscere la struttura della depressione più da vicino, con il minimo di pressione e l’aria fredda presente sul margine meridionale.

Immagine satellitare nel campo del visibile, venti e pressione al suolo

Nella giornata odierna il ciclone ha continuato ad intensificarsi e risulta ben visibile dallo spazio anche se si considerano entrambi gli emisferi. L’immagine sottostante,una bellissima “fotografia” del nostro pianeta scattata alle ore 12 di oggi, mostra il ciclone ben esteso sull’oceano atlantico e un suo “lontano parente” presente invece all’altro estremo, vicino all’Antartide.

Immagine del nostro pianeta alle ore 12 di venerdì dal satellite SEVIRI