Stop al cemento entro il 2050!

Finalmente anche l’Italia aderisce alla legge contro il “consumo di suolo”.

In Italia, un territorio di formazione geologicamente recente, in cui il rischio di dissesto idrogeologico è molto alto, e il consumo di suolo connesso alla costruzione delle città e delle infrastrutture procede a velocità elevate, le polemiche non mancano! “Si costruisce troppo ed ovunque” e per questo bisogna porre un limite per contenere la vulnerabilità del nostro territorio, la quale aumenta sempre più al crescere del consumo di suolo.   

I motivi per cui echeggia malumore quando si tratta di costruire strutture, sottraendo spazio alla natura sono molteplici, e considerando che in Italia la velocità del consumo di suolo equivale a sette metri quadrati di terra fertile persi al secondo, allora subentra la necessità di difendere la Natura da questi continui abusi! 

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Solo a Maggio di quest’anno l’Italia si è messa in pari con altri Stati Europei che ormai già da anni hanno deciso di regolamentare il consumo di suolo. La legge contro il consumo di suolo è stata approvata dalla Camera con 256 sì, 140 no e 4 astenuti. Viene fissato finalmente un obiettivo molto ambizioso, ovvero azzerare la cementificazione entro il 2050, riqualificando le strutture esistenti, anziché costruirne di nuove. 

L’idea è alla base di una proposta di Legambiente, che richiede che i Comuni facciano un censimento degli edifici e delle aree dismesse, non utilizzate o abbandonate, in modo tale che solo nel caso di esaurimento di queste aree e di documentata necessità di andare oltre questi spazi, allora si potrebbe eventualmente costruire su un terreno ancora non edificato.

Sicuramente questo obiettivo è molto ambizioso ma è solo un piccolo compromesso con la Natura, alla quale fino ad oggi è stato sottratto anche fin troppo spazio!