La situazione che va prospettandosi per il weekend è delicata e merita una analisi approfondita, che vi proponiamo in questo breve articolo.
Partiamo quindi dal quadro europeo, che vede un ripiegamento della corrente a getto, il “fiume” di aria fredda che transita in alta quota (circa 12-15 km) e che condiziona in modo sostanziale l’evoluzione meteorologica alle nostre latitudini. La mappa sottostante mostra il campo di vento in quota, colorato con la relativa velocità: notate come sull’Atlantico, in corrispondenza di una depressione tipica di queste zone, sono presenti massimi fino a 300 km/h.
Se seguiamo il movimento di questa corrente sull’Europa notiamo dapprima una brusca curva verso sud e successivamente una nuova curva, anch’essa molto brusca, sul Mediterraneo occidentale. Tutti questi improvvisi cambiamenti di direzione causano, come è facile immaginarsi nelle anse di un fiume, moti di accelerazione e decelerazione che imprimono una rotazione al fluido (acqua nel caso di un fiume, aria nel caso dell’atmosfera). Tale rotazione è evidenziata dai colori giallo-arancioni che mostrano la vorticità relativa. Senza entrare nei dettagli, tale variabile evidenzia aree dove la rotazione è alta ed è quindi incentivata la formazione di vortici. Risulta interessante notare come uno di questi massimi sia presente proprio sul Mediterraneo occidentale, ed in particolare sul mare di Alboran.
Se muoviamo le lancette dell’orologio di qualche ora avanti notiamo come tale “insenatura” si approfondisca ancora di più sul Mediterraneo, spostandosi verso il Tirreno.
Questa configurazione causerà quindi la comparsa di instabilità che, tra l’altro, sarà aiutata da un mare ancora caldo (soprattutto nei bacini occidentali) e dalla presenza di aria fredda in quota. Il rischio per il nostro paese sarà limitato alle regioni meridionali, ed in particolare a Sardegna e Sicilia, che si troveranno sulla traiettoria dei venti in quota. Le immagini che vi mostriamo di seguito mostrano, insieme ai venti in quota, il rischio relativo alla formazione di temporali (colori da verde a viola), quantificato come energia “potenzialmente” disponibile. Ovviamente si tratta di un rischio: non è detto che in queste aree si verifichino necessariamente temporali.
Da notare la presenza di un minimo in quota previsto sul Tirreno per la mattinata di domenica.
Fortunatamente gli accumuli precipitativi totali non sembrano destare preoccupazione. L’ultima mappa mostra una stima della quantità di pioggia prevista fino a lunedì sera. I massimi più intensi sembrano rimanere confinati in mare aperto e sulla costa della Sicilia meridionale. Una situazione che, comunque, occorrerà monitorare continuamente visto l’alto rischio per la formazione di fenomeni localmente intensi, che non possono essere al momento previsti con certezza.
Località | T°C |
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Sassari | 25° |
Agrigento | 25° |
Oristano | 25° |
Siracusa | 24° |
Catania | 24° |
Roma | 23° |
Grosseto | 23° |
Cagliari | 23° |
Salerno | 23° |
Catanzaro | 23° |
Località | T°C |
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Lecco | 16° |