In mezzo alla neve, c’è anche la sabbia.

Quella che si è presentata sul nostro paese a partire dalla mattinata è una situazione del tutto inusuale per il mese di Febbraio. Forti venti da Sud-Ovest hanno sospinto verso il Mediterraneo la sabbia del deserto Sahariano.

Venti a circa 1500 metri.

L’aria molto secca e calda, ricca di granelli di polvere, si è poi caricata di umidità passando sul Mediterraneo. Tutto questo non è bastato per produrre instabilità, e quindi non si sono verificate precipitazioni in mare aperto. D’altra parte, non appena il flusso di aria si è scontrato coi rilievi Appenninici e Alpini, sono iniziate le prime precipitazioni.

Previsione per il trasporto di sabbia sul Mediterraneo.

La mappa relativa al trasporto della sabbia Sahariana sul Mediterraneo mostra bene l’influenza dell’aria proveniente da Sud, che ha trasportato i granelli in sospensione a Nord, oltre le Alpi. Le precipitazioni, che hanno assunto carattere nevoso solo a quote oltre i 1500 metri, hanno testimoniato la presenza della sabbia Sahariana nell’aria. Tutte le superfici sono state coperte da una patina arancione-marroncina, ben evidente sulle macchine. Sulle Alpi la neve caduta ha dato vita ad un paesaggio surreale, con intere zone ricoperte da un manto non più bianco ma giallognolo, come si vede bene dalle webcam.