L’alta pressione estesa dal continente russo fino al Mediterraneo protegge gran parte di queste regioni dalle basse perturbazioni provenienti dall’Atlantico, costringendo però tali sistemi a sfogarsi ben prima di entrare sul Mediterraneo. Questo porta allo sviluppo di temporali anche intensi alimentati dal contrasto tra l’aria fresca ed umida proveniente dall’Atlantico ed il “muro” dell’alta pressione.
L’immagine satelitare acquisita nella mattinata di lunedì mostra proprio una di queste basse pressioni a largo del Portogallo. Il movimento antiorario della massa d’aria è ben intuibile dalle forme assunte dalle nuvole che si dispongono intorno al centro della depressione. Tuttavia, il “peggio”, ovvero l’area interessata da temporali, è ben lontano dal centro del sistema.
Si possono identificare due bande temporalesche attive rispettivamente sulla costa meridionale del portogallo e nei pressi di Gibilterra. Proprio quest’ultimo sistema ha interessato per buona parte delle giornate di domenica e lunedì la costa di Malaga. La mappa delle precipitazioni accumulate nelle 24 ore di lunedì 4 dicembre mostra un massimo di ben 222 mm nella città di Estepona, tra Malaga e Gibilterra.
Gli effetti di questi nubifragi sono stati, come è lecito aspettarsi, devastanti in quanto molte di queste aree non siano abituate a ricevere una quantità di piogge cosi significativa in poco più di 12 ore. Di seguito riportiamo alcune testimonianze fotografiche dalle zone alluvionate.
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