La massa d’aria fredda di origine continentale che abbiamo già descritto in molti dei nostri precedenti articoli sta ormai per giungere anche sulle nostre regioni. L’animazione dei venti e della temperatura previsti domani a circa 1500 metri di quota identifica chiaramente il trasporto di aria fredda verso il nostro paese, grazie all’azione di una bassa pressione collocata al confine con la Russia e dell’alta pressione presente in Atlantico.
La massa d’aria in arrivo sarà fredda ma secca, un aspetto da non sottovalutare se si vogliono prevedere precipitazioni, soprattutto di tipo nevoso. Questo significa che fenomeni instabili, come potrebbero essere temporali di neve o precipitazioni piovose sparse, potranno nascere solo laddove la colonna d’aria sarà ulteriormente destabilizzata da una caratteristica locale come la presenza di una catena montuosa o di acque calde.
Risulta quindi immediato indicare come zone ad alto rischio le regioni adriatiche ed i versanti alpini settentrionali. Per quanto riguarda le prime, durante la giornata di giovedì aumenterà sostanzialmente il rischio di nevicate dovute al contrasto tra l’aria fredda e le acque relativamente calde dell’Adriatico, che agirà da “serbatoio” di vapore acqueo pronto per formare corpi nuvolosi che potranno eventualmente evolvere in temporali di neve.
Proprio per quantificare questo rischio alcuni ricercatori italiani hanno messo a punto un indice che tiene conto del contrasto termico e che raggiunge un massimo di 10. Nella figura sottostante viene rappresentata la previsione per la mattina del 6 gennaio. Notate come nell’Adriatico centro-meridionale gli intensi venti di Bora producano valori prossimi al massimo e come, di conseguenza, la quota neve raggiunga lo 0.
A questo punto occorre fare una precisazione.
Come già detto la massa d’aria in arrivo sarà molto secca: gli unici fenomeni precipitativi avranno quindi poco tempo per formarsi in mare aperto e risulteranno sparsi e non uniformi. Questo significa che ad un improvviso temporale di neve potrebbe seguire un breve periodo di cielo sereno e via dicendo. Per questo motivo gli accumuli previsti saranno esigui, soprattutto se considerato l’arco delle 24 ore di giovedì. I massimi mostrati nella mappa sottostante non superano infatti i 25 cm in una intera giornata sui versanti esposti dell’Appennino centrale.
Insomma, si tratterà di fenomeni che localmente potranno risultare anche intensi ma che, alla fine della giornata, non lasceranno un manto nevoso sostanziale.
Località | T°C |
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Siracusa | 31° |
Lecce | 31° |
Matera | 30° |
Foggia | 30° |
Agrigento | 30° |
Catania | 29° |
Brindisi | 29° |
Ragusa | 29° |
Crotone | 29° |
Bari | 28° |
Località | T°C |
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Aosta | 13° |
Belluno | 14° |
Bolzano | 17° |
Sondrio | 17° |
Trento | 17° |
Biella | 19° |
L'aquila | 19° |
Cuneo | 19° |
Varese | 19° |
Vicenza | 19° |