Analizzare la temperatura superficiale del mare è fondamentale per comprendere il Clima del nostro pianeta e come quest’ultimo potrebbe variare su differenti scale temporali. In passato a partire da osservazioni via satellite, navi oceanografiche e boe, analizzando la temperatura superficiale del mare relativa agli anni 2008-2012, era stato osservato un rallentamento dell’aumento delle temperature. Fatto alquanto inspiegabile dagli scienziati! In realtà, sebbene potesse essere una buona notizia, i risultati erano errati! Il rallentamento era frutto di un errore di analisi dati e in realtà le temperature stanno continuando ad aumentare, in modo assolutamente coerente a quanto era stato osservato prima del 2008.
Analizzando le temperature della superficie del mare relative agli ultimi due decenni, esse risultano aumentate di circa 0,12 °C ogni dieci anni, misura che differisce di molto da quanto era stato stimato nelle precedenti campagne (0,07 °C). L’errore derivava dall’utilizzo simultaneo dei dati derivanti da tre strumenti di rilevazione, ovvero boe, navi da ricerca e satelliti. Ciò è stato evidenziato da uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università della California a Berkeley, del California Institute of Technology e ricercatori indipendenti. La natura di tale errore è puramente statistica e derivante dalla differente accuratezza degli strumenti. I risultati di questo studio, riportati su Science Advances, mostra che, per quanto i dati usati dalla NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), dall’analogo ente giapponese (COBE-SST) e dal britannico Hadley Centre for Climate Change fossero corretti, la loro interpretazione come prova di un rallentamento del riscaldamento marino era viziata da un errore metodologico.
Per comprendere ciò facciamo un esempio!
Le navi da ricerca misurano la temperatura mediante vari strumenti,tra i quali un sistema di pompaggio delle acque posto in prossimità della chiglia della nave, il quale prende acqua dal mare e la trasporta verso l’interno mediante alcuni condotti, all’interno dei quali sono posti dei sensori che rilevano la temperatura dell’acqua. La temperatura superficiale del mare rilevata dalle navi aspirando acqua mediante questo metodo è più alta di quella misurata dalle boe, in quanto le imbarcazioni trasmettono ai sensori una parte del calore prodotto dai motori. Negli ultimi decenni però è aumentato molto il numero di boe di rilevazione e si è ridotta di molto la rilevazione dati mediante navi, per cui l’analisi simultanea di questi dati ha portato ad un apparente rallentamento dell’aumento delle temperature.
Per avere risultati più attendibili i ricercatori hanno successivamente analizzato i dati separatamente ed è emerso che la tendenza all’aumento delle temperature è continuata senza interruzioni o segnali di rallentamento!
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