Un po’ di respiro per le Alpi, arriva un carico di neve fresca!

L’alta pressione che tanto ha dominato sul centro Europa, portando freddo e neve sulle regioni adriatiche, si è finalmente indebolita, lasciando spazio alla normale evoluzione invernale che vedrebbe l’alternarsi di depressioni provenienti dall’Atlantico. 

Questo significa non solo dinamismo ed aumento delle temperature ma soprattutto ritorno della neve sulle Alpi, una caratteristica che mancava da tanto, troppo tempo. Ricordiamo, infatti, come alcune aree della catena alpina (specialmente quelle centrali) siano al momento totalmente prive di copertura nevosa. Un fatto decisamente preoccupante visto che ci troviamo a febbraio, ovvero nel pieno della stagione invernale. Fortunatamente questa tendenza sembra destinata a cambiare nei prossimi giorni grazie al passaggio di numerose basse pressioni e dei fronti a loro associati, come mostrato nell’immagine sottostante. 

Previsione minimi di pressione e fronti per venerdì

Previsione minimi di pressione e fronti per venerdì

Si tratterà di una fase caratterizzata da apporti precipitativi consistenti, ma non eccessivi, e temperature in media o lievemente superiori: proprio quello che serve per rimpinguare il manto nevoso alpino! Per quanto riguarda gli Appennini, tuttavia, tale configurazione non risulterà ottimale, dato che l’aria in quota sarà mediamente troppo calda per avere un discreto accumulo a quote medio-basse. Ma andiamo a commentare brevemente l’evoluzione e gli accumuli previsti.

La figura mostrata di seguito indica una stima grossolana degli accumuli previsti nei prossimi 5 giorni. Il peggioramento interesserà dapprima la catena alpina occidentale, dove la quota neve si assesterà sui 1300-1500 metri. Qui gli accumuli potranno raggiungere localmente i 70 cm anche se, più realisticamente ed in media, non si supererà il mezzo metro.

Previsioni accumuli totali nei prossimi 5 giorni sulle Alpi

Previsioni accumuli totali nei prossimi 5 giorni sulle Alpi

Successivamente, tra venerdì e lunedì, lo spostamento della bassa pressione causerà un maggiore interessamento dei rilievi orientali, dove la neve cadrà a quote più basse ma in misura decisamente minore, e gli Appennini, dove la neve cadrà solo in quota con accumuli compresi tra i 20 ed i 40 cm.

Insomma, buone notizie per le Alpi, anche se servirebbe molto di più per salvare certe zone dalla siccità…

Articolo di Guido Cioni del 01 Febbraio 2017 alle ore 12:50

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