Nuova neve per le Alpi, localmente fino a mezzo metro: tutti i dettagli

La notizia non avrebbe dello “sconvolgente” se ci trovassimo in una stagione invernale normale. Tuttavia, questo inverno è stato tutto meno che normale vista la penuria di precipitazioni sulle Alpi e il conseguente deficit nevoso. Pochi anche gli eventi precipitativi che da gennaio ad oggi hanno tentato di risollevare una situazione già in partenza critica. È significativo lo scatto dalla webcam del rifugio Pomilio, posto sugli Appennini centrali, dove la neve caduta nelle ultime ore ha assunto una colorazione arancione vista la presenza di polvere proveniente dal Sahara.

Webcam Rifugio B. Pomilio, Majella

Nei prossimi giorni il “treno” di perturbazioni atlantiche che finora si era tenuto alla larga dal Mediterraneo si spingerà invece verso sud, andando a lambire la catena alpina. La mappa dei venti previsti in alta quota, la cosiddetta “corrente a getto”, mostra una estesa ondulazione che porta aria umida dall’Atlantico verso la Francia e la catena alpina.

Previsione della direzione ed intensità della corrente a getto per la mattinata di martedì

Questa ondulazione dei venti in quota sarà seguita dalla formazione di un minimo di bassa pressione sul mare del nord che convoglierà un fronte perturbato verso la catena alpina. Si tratterà quindi di una buona occasione per le Alpi che potranno veder fioccare sopra i 1500 metri, anche se i fenomeni risulteranno sporadici e di debole intensità.

Mappa sinottica di previsione per martedì

Considerando gli accumuli previsti nella prima parte della settimana (fino a mercoledì) si nota infatti come per molte zone si tratterà di una semplice imbiancata dati i quantitativi inferiori ai 15 cm. Solo localmente sui versanti di nord-ovest e sul confine tra Italia e Slovenia si potrà raggiungere il mezzo metro di neve.