Domenica di bel tempo su molte regioni: cosa ci dice il satellite?

Come molti di voi si saranno accorti il weekend è stato caratterizzato da bel tempo su gran parte delle regioni italiane. Solo il passaggio di una bassa pressione sul nord Africa ha condizionato l’arrivo di nuvolosità stratiforme sulla Sicilia e sul Tirreno meridionale che tuttavia non ha prodotto precipitazioni.

L’immagine satellitare acquisita nel primo pomeriggio di ieri e che vi proponiamo di seguito mostra chiaramente la situazione appena descritta. Oltre alla nuvolosità stratiforme presente al meridione si intravede la neve presente sulle Alpi.

Immagine satellitare dallo strumento MODIS relativa a domenica 9 aprile 2017

Osservando attentamente l’immagine si notano inoltre alcuni pixel bianchi distribuiti lungo l’Appennino. Tuttavia in questo caso non si tratta di neve ma bensì delle tipiche nuvole che si sviluppano durante il pomeriggio sulle zone montuose. L’immagine satellitare in “colori veri” (così come viene definita in inglese) combina infatti dati provenienti da diversi canali per produrre una scena simile a quella che apparirebbe ai nostri occhi se guardassimo dall’alto: anche in questo caso neve e nuvole apparirebbero dello stesso colore. I canali del satellite possono però essere combinati in modo diverso così da evidenziare particolari non visibili “ad occhio nudo”.

Nell’immagine sottostante abbiamo messo a confronto l’immagine satellitare usuale (sinistra) con quella in falsi colori (destra) che utilizza una combinazione di canali utile per distinguere nuvole da neve o ghiaccio. In questo caso tonalità azzurre indicano probabile neve o ghiaccio, mentre tonalità bianche indicano nuvole medio-basse.

Immagini satellitari in RGB e falsi colori a confronto

Tralasciando i dettagli sul meccanismo che fisico che porta a questa distinzione possiamo notare come le nuvole presenti sull’Appennino vengano ora correttamente riconosciute. Risulta inoltre interessante notare come le stratificazioni presenti sul Tirreno, essendo costituite principalmente da cristalli di ghiaccio, appaiano azzurre all’occhio del satellite.

Scegliendo alcuni ingrandimenti in alta risoluzione (250 metri) sulle Alpi e sugli Appennini è possibile apprezzare appieno la potenza di questo metodo che permette di distinguere anche le nuvole presenti sulle Alpi occidentali, che sarebbero altrimenti state confuse per neve.