La primavera ci ripensa: ancora nessuna “fiammata” calda.

Qualche giorno fa avevamo anticipato la probabile linea di evoluzione per le prime settimane di Marzo. Con le ultime emissioni disponibili, veniva evidenziato un forte aumento della temperature, in concomitanza con la risalita dell’Anticiclone delle Azzorre nel Mediterraneo. D’altra parte, vista la gittata temporale della previsioni, vi avevamo esortato ad aspettare per poter confermare questa linea di evoluzione. Oltre all’errore che si commette su una previsione a più di una settimana, esiste anche un problema legato alla variabilità intrinseca dei mesi che segnano il passaggio da una stagione all’altra (Marzo, Novembre..). In effetti, nel giro di due giorni, le previsioni della “fiammata” calda sono state ritrattate: prima abbiamo assistito ad un totale ribaltamento della previsione, che fino a ieri sera vedeva l’ingresso di un’onda fredda da EST. Oggi, invece, le previsioni si sono portate verso uno scenario più stabile, con temperature nella media stagionale. Il cosiddetto “balletto” dei modelli è ben evidenziato nell’immagine seguente, dove vengono messe a confronto le tre diverse emissioni che abbiamo descritto precedentemente.

Confronto tra le emissioni di questi giorni per le previsioni di ensemble.

Confronto tra le emissioni di questi giorni per le previsioni di ensemble. Clicca per ingrandire

Il confronto risulta, oltre che interessante, molto didattico: notate i quasi 20 gradi di differenza tra le prime due previsioni (prime due immagini). Questo non fa altro che confermare quello che andiamo ripetendo ad ogni previsione: l’errore sulla previsione cresce all’aumentare della gittata temporale. Oltre i 5-6 giorni, errori numerici dovuti ad approssimazioni, o a precisione finita dei computer, si traducono in un’incertezza concreta nel saper distinguere pioggia da sole. Ritornando al caso preso in esame, la differenza tra le prime due emissioni (prime due immagini in figura) avrebbe prodotto due scenari totalmente differenti: nel primo caso si sarebbe assistito ad un periodo pre-estivo, mentre nel secondo caso l’ingresso di aria fredda da EST avrebbe causato estese gelate, con notevoli disagi per le colture agrarie.

Articolo di Guido Cioni del 03 Marzo 2014 alle ore 14:28

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