Lunedì oltre 300 mm di pioggia tra Liguria, Toscana ed i crinali appenninici

Come previsto alta Toscana e Liguria sono state interessate nella giornata di lunedì da piogge incessanti che in meno di 24 ore hanno scaricato oltre 300 millimetri di pioggia. Maggiormente colpita è stata la Liguria di levante. I danni sono stati ridotti al minimo proprio grazie alle allerte diramate preventivamente dalla protezione civile.

La figura sottostante mostra le precipitazioni accumulate nella giornata di lunedì sulla Liguria: colorazioni rosso-viola indicano accumuli consistenti mentre tonalità blu-verdi indicano deboli precipitazioni. I valori più alti sono concentrati nella Liguria di levante e raggiungono valori localmente fino a 300 mm.

Precipitazioni cumulate nella giornata dell’11 dicembre sulla LiguriaL

La stazione ad aver registrato l’accumulo più alto è quella di Scurtabò, nell’entroterra spezzino. Nella figura sottostante sono raccolti i dati provenienti proprio da questa stazione: la linea rossa rappresenta le precipitazioni accumulate negli ultimi 7 giorni (asse di destra) mentre le barre blu rappresentano le intensità di pioggia istantanee. Notate la persistenza delle precipitazioni per tutta la giornata dell’11 dicembre.

Precipitazioni registrate alla stazione di Scurtabò (SP)

Anche in alta Toscana le precipitazioni sono risultate piuttosto consistenti. Nella figura sottostante sono raccolte le precipitazioni misurate nella stessa giornata di lunedì. In questo caso i massimi non hanno però superato i 200 mm.

Precipitazioni cumulate nella giornata dell’11 dicembre sulla Toscana

Sulle cime appenniniche le piogge hanno insistito dato che la quota neve si è mantenuta comunque troppo alta, come mostrato dall’immagine sottostante.

Precipitazioni cumulate nella giornata dell’11 dicembre sull’Emilia-Romagna

La persistenza delle piogge è stata causata principalmente dal trasporto di aria calda ed umida ad opera dei venti di Libeccio attivi per tutta la giornata di lunedì. L’immagine satellitare relativa alle ore 12 di lunedì, combinata con i venti misurati a circa 5 km di quota dai palloni sonda lanciati in diverse europee, mostra bene la direzione dei venti prevalenti che hanno causato l’intenso trasporto di aria calda ed umida dal continente africano verso l’Italia ed il resto d’Europa.