Finestra sul medio-lungo termine : cosa ci aspetta dopo l’Anticiclone di Natale?

Analizziamo insieme gli scenari possibili che al momento la modellistica meteorologica ci propone, con l’aiuto anche dell’indice troposferico AO.

Come detto nei precedenti aggiornamenti, neanche quest’anno vivremo un bianco Natale in Italia da nord a sud. I modelli meteorologici sono molto chiari già da qualche giorno. In precedenza il modello americano GFS con gran parte delle sue ENS, seguito per un paio di run anche dai modelli inglesi ECMWF e UKMO, disegnavano per il 23 e 24 dicembre un’irruzione artico-continentale per il centro-sud dell’Italia con ipotesi nevose fino a bassissime quote, specie sull’Adriatico. Tale ipotesi è stata poi ricalcolata dai modelli e tramutata in un dominio molto netto dell’Anticiclone delle Azzorre sull’Italia. Tale anticiclone, inizialmente era visto salire verso l’Islanda e parte della Groenlandia, manovra che avrebbe permesso all’irruzione artico-continentale l’entrata sull’Italia centro-meridionale sotto forma di correnti molto fredde nord-orientali. Tale anticiclone, invece, si è rivelato poi incapace di salire di latitudine restando confinato alle Isole Britanniche a causa di vorticità atlantiche molto intense e pronunciate in prossimità della Groenlandia ed Islanda, vorticità che denotano una certa ripresa della corrente zonale atlantica, corrente che appunto ha permesso  all’Anticiclone delle Azzorre di espandersi non in senso meridiano, ma verso est in direzione dell’Italia, limitando l’irruzione gelida a parte dell’Europa orientale.

Abbiamo ripercorso la storia della possibile e mancata irruzione gelida al centro-sud per il 23 e 24 dicembre per mettere in evidenza ciò che potrebbe condizionare il tempo dopo Natale : l’abbassamento di latitudine del flusso perturbato nord-atlantico, sotto la ripresa di una forte corrente a getto zonale. L’abbassamento del flusso perturbato nord-atlantico finirà per imporsi anche sull’Alta Pressione delle Azzorre vista in ritirata sul basso atlantico.

Questo vuol dire che subito dopo Natale, tra il 26 e il 27 dicembre ci attende tempo in netto peggioramento, a causa di una perturbazione atlantica che entrerà sull’Italia, peggioramento che si concretizzerà a cominciare dalle regioni settentrionali con piogge, rovesci e nevicate che torneranno sulle Alpi a quote localmente anche inferiori ai 1000 mt già in parte dalla giornata del 26 dicembre. La perturbazione atlantica tenderà a guadagnare terreno nella giornata del 27 dicembre procedendo verso sud-est e finendo per apportare condizioni di maltempo, localmente anche forte, anche sulle regioni del centro e del sud, soprattutto quelle del versante tirrenico. Il clima non sarà molto freddo, tuttavia le temperature tenderanno a riabbassarsi, riallineandosi nuovamente nella media tipica del periodo, dopo il netto aumento relativo al week-end di Natale specie al nord e sulle Alpi. Anche sugli Appennini centrali e parte di quelli meridionali tornerebbe la neve a partire dai 1300-1400 metri.

Ecco qualche immagine relativa agli ultimi aggiornamenti dei modelli meteorologici GFS e ECMWF relative al passaggio perturbato atlantico del 26 e 27 dicembre :

Modello GFS aggiornato al run 12z del 22 dicembre. Si nota la ritirata dell'Alta pressione delle Azzorre sul basso atlantico per via dell'abbassamento del flusso zonale atlantico.

Modello GFS aggiornato al run 12z del 22 dicembre. Si nota la ritirata dell’Alta pressione delle Azzorre sul basso atlantico per via dell’abbassamento del flusso zonale atlantico. Fonte : Meteociel

Modello ECMWF per le prime ore del 27 dicembre 2017.   Fonte : Meteociel

Modello ECMWF aggiornato al run 00z del 22 dicembre conferma, come GFS, la perturbazione sull’Italia con abbassamento del flusso zonale atlantico. Fonte : Meteociel

Modello GFS, LAM ITALIA, aggiornato al run 12z del 22 dicembre. Si notano precipitazioni diffuse su buona parte del nord Italia e del centro-sud, specie settori tirrenici.

Modello GFS, LAM ITALIA, aggiornato al run 12z del 22 dicembre. Si notano precipitazioni diffuse su buona parte del nord Italia e del centro-sud per le ore centrali del 27 dicembre, specie settori tirrenici. Fonte : Meteociel

Linea previsionale suffragata anche dall’indice AO  previsto in  calo e su valori negativi:

Indice AO  in calo negli ultimi giorni di Dicembre. Fonte : NOAA

Indice AO in calo negli ultimi giorni di Dicembre. Fonte : NOAA

Come abbiamo visto nel relativo articolo del percorso didattico, valori negativi indicano generalmente un Vortice Polare troposferico non compatto, con disturbi e tendente ad allungarsi verso le medie latitudini, con possibilità di maltempo e basse pressioni per l’area mediterranea. E’ proprio quello che per ora i modelli meteorologici ci propongono.

Ricordiamo che questa è una linea di tendenza, non un previsione, in quanto oltrepassa il limite delle 72 ore, limite entro il quale la previsione inizia a perdere punti di affidabilità. Ci toccherà dunque tornarci nei prossimi giorni, andando ad individuare anche qualche dettaglio previsionale maggiore come le tempistiche, l’estensione precisa delle precipitazioni, la loro intensità… Restate connessi su www.meteoindiretta.it

Articolo di Alberto Fucci del 22 Dicembre 2017 alle ore 19:19

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