Titolo sarcastico ed ironico per mettere in evidenza, come a distanza di 1 anno, si vivrà meteorologicamente parlando, un ponte dell’Epifania completamente diverso da quello storico dello scorso anno sull’Italia! Vediamo insieme i dettagli e i confronti…
Il Ponte dell’Epifania del 2017 è passato alla storia a causa di una delle più potenti irruzioni artico-continentali avvenute in Italia negli ultimi decenni, irruzione che ha fatto segnare termiche notevolissime e storiche segnatamente al centro e al sud Italia dove per più di 48 ore si sono registrate temperature a 850 hpa (1400 mt circa) anche fino a -14°C! L’irruzione artico-continentale non fu accompagnata solo da gelo, ma anche da venti forti dai quadranti nord-orientali e da nevicate fortissime e localmente storiche sul versante adriatico centro-meridionale e al sud sin sulle coste. Come dimenticare la storica e purtroppo drammatica nevicata dell’Abruzzo, cominciata con una massiccia dose di neve proprio a partire dal 5 gennaio 2017 e proseguita poi a più riprese fino ad oltre metà mese?! Come dimenticare le coste della Sicilia imbiancate?! Come dimenticare le giornate di ghiaccio del 6 e 7 gennaio fin sulle coste su tutto il centro-sud!? L’irruzione fu ancor più cruenta sull’Europa orientale dove si registrarono valori a 850 hpa (1400 mt) incredibilmente anche oltre i -20°C, accompagnati anche qui da fortissime bufere di neve. A tal proposito riproponiamo qualche cartina modellistica riferita a quei giorni, passati alla storia per il centro adriatico e il sud Italia.
Per il nord Italia e settore tirrenico centrale, invece, il Ponte dell’Epifania 2017 lo si ricorderà in maniera molto più “soft” in quanto si è avuto solo freddo intenso, ma con condizioni di tempo stabile e soleggiato. Inoltre le Alpi erano desolatamente senza neve per un autunno e prima parte d’inverno sostanzialmente anticicloniche e con qualche irruzione dai quadranti nord-orientali che favorirono, sporadicamente, solo il settore adriatico centro-meridionale.
A distanza di 1 anno abbiamo una configurazione barica completamente diversa e che è stata contraddistinta, sino ad ora, da brevi periodi anticiclonici intervallati da qualche irruzione artica e da diversi afflussi nord-atlantici che hanno avuto come obbiettivo primario l’Italia, accompagnati anche da aria polare-marittima, figli di una zonalità ritornata abbastanza tesa con flusso perturbato atlantico in abbassamento. In siffatta configurazione barica le Alpi quest’anno si sono caricate di neve, ma anche gli Appennini centrali e parte di quelli meridionali, tra alti e qualche basso, stanno registrando, mediamente sino ad ora, una buona stagione sotto il profilo nevoso.
– 6/8 GENNAIO 2018 – Per il Ponte dell’Epifania, però, come già accennato dall’articolo di ieri, avremo una nuova perturbazione atlantica accompagnata anche da aria fredda in discesa dal Nord Europa, in posizione però troppo occidentale, dato l’innalzamento dell’Anticiclone delle Azzorre in Oceano Atlantico. Tutta la struttura fredda e perturbata sarà diretta, difatti, all’Europa occidentale su nazioni come Spagna, Portogallo e parte della Francia. Tutto ciò andrà ad innescare, inevitabilmente, un’intenso richiamo di aria molto mite dai quadranti meridionali proveniente dal Nord Africa per il centro e il sud Italia che, andranno a vivere giorni con temperature fuori stagione, soprattutto in quota e per quel che concernerà i valori massimi. Avremo difatti temperature diurne in pianura anche fino a +17/18 gradi per la giornata di domenica 7 gennaio dove si registrerà il picco, accompagnate da cielo poco nuvoloso. In quota ad 850 hpa (1400 mt circa) avremo temperature anche fino a +9/+11 gradi. Brutta tegola per la tenuta della neve sugli Appennini che andrà a subire una brusca fusione in quei giorni.
Per le Alpi, invece, sarà una nuova occasione per avere abbondanti nevicate, soprattutto nelle giornate del 7 e 8 gennaio, quando è prevista la parziale traslazione verso est della struttura perturbata dall’Europa occidentale. Attenzione anche alle forti piogge e rovesci soprattutto al nord-ovest con accumuli pluviometrici che localmente si preannunciano già notevoli, ma piogge intense sono attese su tutto il settentrione con annesse nevicate abbondanti o molto abbondanti sulle Alpi a partire mediamente dai 1300 mt. Nella giornata del 8 gennaio ad ora è prevista un estensione del maltempo con piogge e rovesci anche sul centro Italia, soprattutto versanti tirrenici. Ecco qualche nuova cartina precipitativa riferita all’ultimo run del modello americano GFS :
Concludiamo tale articolo con due grafici a raffronto indicanti le termiche a 850hpa del Ponte Epifania 2017 e quelle che si attendono per il Ponte Epifania 2018 per quanto riguarda il centro-sud.
Grafici eloquenti davvero e che mettono in evidenza come in entrambi i casi si abbia avuto e si avrà un discostamento dalla norma (linea rossa) molto notevole! Circa 15 gradi al di sotto della media termica per quanto riguarda il Ponte Epifania 2017 e ben 8/9 gradi al di sopra della media termica per il Ponte Epifania 2018.
Località | T°C |
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Siracusa | 31° |
Lecce | 31° |
Matera | 30° |
Foggia | 30° |
Agrigento | 30° |
Catania | 29° |
Brindisi | 29° |
Ragusa | 29° |
Crotone | 29° |
Bari | 28° |
Località | T°C |
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Aosta | 13° |
Belluno | 14° |
Bolzano | 17° |
Sondrio | 17° |
Trento | 17° |
Biella | 19° |
L'aquila | 19° |
Cuneo | 19° |
Varese | 19° |
Vicenza | 19° |