Alte Pressioni e inversioni termiche : un binomio che in molte localita’ può essere indissolubile

Le alte pressioni invernali, non sono solo portatrici di stabilità e temperature miti, ma possono apportare anche nebbie e gelo notturno. Dove? In tutte le località che risentono del fenomeno dell’inversione termica! Anche in questi giorni di alta pressione, segnatamente al centro-sud, si stanno verificando gelate anche intense nelle aree soggette e stanno aumentando le nebbie.

Cominciamo con un po’ di didattica… Cos’è l’Inversione Termica?

Normalmente, ovvero in condizioni cicloniche, in libera atmosfera la temperatura dell’aria diminuisce all’aumentare della quota altimetrica : nello specifico il gradiente termico verticale  diminuisce in media di -0.65 °C ogni 100m. In meteorologia con il termine inversione termica si indica un particolare fenomeno o condizione del profilo termico verticale dell’atmosfera terrestre caratterizzata da un gradiente termico verticale invertito : molto semplicemente  la temperatura dello strato atmosferico coinvolto aumenta con la quota, invece di diminuire. Il fenomeno dell’Inversione Termica è una conseguenza del forte irraggiamento termico notturno che si manifesta, in particolare, nelle nottate serene ed anticicloniche. L’irraggiamento notturno consiste nella dispersione verso lo spazio della radiazione termica nel campo dell’infrarosso. Il suolo si raffredda fortemente, portando ad un abbassamento della temperatura degli strati atmosferici a diretto contatto con esso. Essendo l’aria fredda più pesante, essa si accumula nei bassi strati, tendendo ad affluire verso le depressioni orografiche (effetto piscina). Questo fenomeno porta ad un significativo abbassamento delle temperature minime notturne nelle aree soggette, in particolare nei periodi anticiclonici.

Distribuzione termica verticale in caso di condizioni normali e in caso di Inversione termica

Le zone dove più frequentemente si verifica l’inversione termica sono quelle pianeggianti distanti dal mare o nelle vallate, come ad esempio la Pianura Padana o le valli alpine ed appenniniche. L’inversione può durare anche per l’intera giornata in particolari situazioni anticicloniche invernali e può essere accompagnata da foschie dense e banchi di nebbia e ovviamente ventilazione scarsa e assente.

Ma non solo le zone pianeggianti e vallive  possono essere soggette al fenomeno dell’inversione termica ma anche tutte quelle zone, di media quota o di montagna che risultino collocate in un contesto orografico favorevole. Per le Temperature Massime, invece, il normale gradiente termico verticale viene maggiormente rispettato, a meno che non ci troviamo a che fare con nebbie e foschie persistenti anche di giorno, come molte volte capita soprattutto in Pianura Padana.

Anche in questi giorni di alta pressione, e in quelli prossimi fino a fine mese, molte località della nostra Penisola stanno avvertendo e avvertiranno le conseguenze di tale fenomeno con gelate notturne e nebbie. In queste ore il nord risulta meno soggetto a causa della maggiore nuvolosità e della presenza di precipitazioni sul settore occidentale, collegate alla bassa pressione sulla Penisola Iberica, ma nei prossimi giorni anche al settentrione, con il rasserenamento del cielo, ci sarà l’inversione termica con gelate e nebbie nelle zone soggette. Concludiamo l’articolo con le temperature minime registrate quest’oggi in alcune zone inversionali del centro-sud Italia :

Roccaraso Aremogna (AQ) 1420 mt : -9.8°C

Altopiano delle Cinque Miglia (AQ) 1250 mt :  -8.6°C

L’Aquila ovest 645 mt : –6.8°C

Laceno (AV) 1080 mt : -5.6°C

Padula –Vallo di Diano (SA) 470 mt : -3.3°C

Castropignano (CB) 590 mt : -2.5°C

Castelluccio Inferiore (PZ) 495 mt:  -2.1°C

Avellino Valle 385 mt : -0.7°C

Frosinone 291 mt : -0.6°C

Boscoreale (NA) 45 mt : -0.4°C

Benevento centro 144 mt : 0.4°C

*– Fonti – valori di temperature estrapolati dalle stazioni meteorologiche online relative ai portali : caputfrigoris.it, campanialive.it, meteonetwork.it