Copertura nevosa euroasiatica in aumento, ecco gli effetti dell’ondata fredda

I dati di copertura nevosa aggiornati in questi giorni iniziano a testimoniare l’effetto della potente ondata fredda che ha interessato e sta ancora interessando gran parte del continente europeo. La copertura nevosa euroasiatica e dell’emisfero nord risulta infatti in aumento con anomalie che raggiungono valori notevoli proprio nel nostro paese. 

Non è da tutti i giorni vedere una mappa come quella che vi mostriamo di seguito. La scala di colori mostra, con una risoluzione di 1 km, pixel occupati da acqua (blu), neve (bianco), terra (verde) e ghiaccio (rosa). I due frame che compongono l’animazione sono distanziati da 2 giorni e permettono di identificare gli effetti delle nevicate avvenute tra il 26 ed il 28 febbraio.

Animazione variazione snow cover in Italia

Animazione variazione snow cover in Italia

Nonostante i dati non siano ovunque affidabili al 100% è impressionante notare l’aumento dell’area coperta da neve sulle regioni del nostro paese.

Il cambiamento è evidente anche se si considera la variazione del manto nevoso sull’intero continente europeo mostrata di seguito. Notate la comparsa di neve in Gran Bretagna e sui Balcani oltre all’aumento della banchisa artica nel mar Baltico.

Animazione variazione snow cover in Eurasia

Animazione variazione snow cover in Eurasia

Questo aumento della copertura nevosa sul continente europeo è stato talmente diffuso da modificare il valore complessivo del nostro emisfero. Nell’immagine sottostante viene infatti mostrato l’equivalente liquido del manto nevoso, ovvero il volume d’acqua che si otterrebbe fondendo tutto il manto nevoso dell’emisfero nord, misurato nella stagione invernale (punti rossi) confrontato con le oscillazioni tipiche calcolate sul periodo 1982-2012 (all’interno delle linee nere).

Variazione del manto nevoso (equivalente liquido) per l'emisfero nord

Variazione del manto nevoso (equivalente liquido) per l’emisfero nord

Risulta immediato notare come i valori misurati nelle ultime settimane siano ben al di sopra della media e delle variazioni tipiche di questo periodo, una situazione decisamente positiva che non si verificava da tempo! 

Occorre notare, però, come i dati di copertura nevosa relativi alla stessa area mostrino valori in linea con la media, non superiori. Questa discrepanza indica come la neve caduta in questi giorni sia andata più che altro ad aumentare il manto nevoso già presente piuttosto che aumentare sostanzialmente l’area coperta da neve, almeno per quanto riguarda la vista complessiva del nostro emisfero. L’ondata fredda presente sull’Europa ha, tra le altre cose, causato una risalita di aria calda sulle regioni polari e sul nord America, ed è anche per questo che il bilancio complessivo dell’area coperta da neve è rimasto costante.

Articolo di Guido Cioni del 01 Marzo 2018 alle ore 02:33

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