Archiviati i primi cinque mesi del 2018 come i quarti più caldi della storia, i record storici di caldo stanno cadendo come birilli in quest’estate rovente, non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Gli esperti del clima ci hanno avvisato da decenni: con l’avanzare del riscaldamento globale, la probabilità che si verifichi un’ondata di caldo sale vertiginosamente. In questo caldo 2018 – il periodo gennaio-maggio è stato il quarto più caldo della storia secondo gli americani della NOAA – l’estate sembra voler confermare tale previsione con una raffica di record storici di caldo, che stanno abbattendo i precedenti in tutto il mondo.
Un record storico è, com’è noto, il valore estremo di un’intera serie temporale: la temperatura massima o minima più calda o fredda, la quantità di pioggia giornaliera più elevata e così via. Gli americani si specializzano nel calcolare questi record per una moltitudine di intervalli temporali: ecco allora record giornalieri, mensili, annuali, assoluti… Ad esempio, il record giornaliero di temperatura massima a New York per il 14 luglio è la temperatura più alta mai misurata a New York il 14 luglio dall’inizio delle registrazioni ufficiali.
Naturalmente, record del genere risultano significativi soltanto se la serie temporale è abbastanza lunga: la probabilità di infrangere un record è molto più bassa in una località in cui si effettuano misurazioni da 200 anni che in un’altra in cui la serie è più “giovane”, ad esempio 20 anni, proprio perché la prima serie è molto più rappresentativa del clima locale rispetto alla seconda. È il caso degli Stati Uniti, nei quali rilevazioni meteorologiche molto affidabili vengono effettuate da ormai almeno 150 anni in numerosissime località. Ebbene, dall’inizio del 2018 sono stati abbattuti i record di caldo assoluti (di tutti i tempi) in ben 58 località americane, 18 volte per la temperatura massima, 40 per la minima. Al contrario, sono 15 i record di freddo assoluti infranti, 5 per la temperatura massima e 10 per la minima. Un confronto impietoso, se si pensa che in questi primi 6½ mesi del 2018 è inclusa gran parte dell’inverno.
Ma i record non sono saltati solo negli USA. La mappa qui sotto mostra i record infranti dall’inizio dell’estate meteorologica (giugno) in varie località del pianeta. Come si vede, i record abbracciano quattro continenti e quello algerino, di cui abbiamo già scritto, è perfino il record assoluto dell’intero continente africano. Ma anche i record (assoluti e non) raggiunti a fine giugno in varie località del Regno Unito sono notevoli, tanto più perché si sono verificati molto precocemente. E c’è chi ha persino rischiato di rimetterci… un piede, come lo sfortunato signore ritratto nella foto qui sotto.
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Località | T°C |
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