A partire dal 25 settembre l’alta pressione delle Azzorre tenderebbe a defilarsi sull’Europa occidentale lasciando l’Italia in balia di un’irruzione di aria fredda dai quadranti nord-orientali che andrebbe ad interessare soprattutto le regioni adriatiche con temperature in fortissimo calo.
Premettiamo subito che è solo una possibile linea di tendenza e non una previsione, trattandosi di un target temporale di oltre una settimana, ma i modelli meteorologici, è da qualche giorno che stanno mostrando un possibile e netto cambiamento della circolazione atmosferica a partire dal 24-25 settembre, a causa della configurazione barica che verrebbe a crearsi : l’alta pressione delle Azzorre tenderebbe a defilarsi verso l’Europa occidentale con i suoi massimi pressori e, parzialmente, salirebbe anche di latitudine verso nord-est, spinta da una massa d’aria fredda ed instabile, che dal nord Atlantico si dirigerebbe, con moto zonale (ovest verso est), verso l’Europa nord-orientale. Una volta giunta a destinazione tenderebbe ad assumere, poi, un moto antizonale, muovendosi da nord-est verso sud-ovest e finendo per irrompere dai quadranti nord-orientali sull’Europa orientale e parzialmente anche sull’Italia, segnatamente sui settori di nord-est e centro-meridionali adriatici che risultano i settori orograficamente più esposti a simili irruzioni fredde nord-orientali. Ecco a tal proposito qualche immagine modellistica, indicante la pressione al suolo e i geopotenziali a 500hpa dei due principali modelli ECMWF e GFS, a partire dal 25 settembre :
Il tutto provocherebbe un nettissimo calo termico : in pratica si passerebbe in due giorni da condizioni ancora estive a condizioni quasi invernali/tardo autunnali. Le isoterme a 850hpa (1450 mt) attualmente previste dal 25-26 settembre , sarebbero rilevanti per il periodo, inferiori persino ai +4/+5°C, con gli ultimi run dei modelli GFS e ECMWF che mostrano addirittura una 0/+2, specie per il nord-est e i settori adriatici centro-meridionali :
Inutile affermare che tali valori termici associati a rovesci, che si farebbero decisamente probabili per il tipo di sinottica attualmente prevista, permetterebbero le prime nevicate oltre i 1200 mt sulle zone appenniniche centro-meridionali adriatiche, in montagna anche al nord-est e un notevole rinforzo della ventilazione nord-orientale, mentre il nord-ovest e i settori tirrenici avrebbero sì condizioni di bel tempo, ma in un contesto comunque ventoso e con temperature molto più basse rispetto ai valori attuali.
Tuttavia, lo ripetiamo, è solo una linea di tendenza che dovrà trovare ancora molte conferme nella modellistica previsionale. Per lunghe distanze è bene consultare sempre le Ensamble dei vari modelli, le quali annusano senz’altro una possibile svolta dal 24-25 settembre in avanti, ma che sono ancora molto incerte sull’entità della stessa. Andiamo a visionare in basso le ENSAMBLE ECMWF00z relative ai settori orientali dell’Italia da nord a sud (Trieste, Pescara, Bari) :
Come possiamo notare ci sono perturbazioni che convergono addirittura verso la 0/+1 a 850hpa come altre che convergono verso isoterme superiori ai +10°C. Sono maggiori però, sicuramente quelle che mostrano un corposo calo termico, in quanto lo spago rosso che indica la media degli scenari è vicino ai +5°C per tutte e tre le località, valori che si porrebbero comunque al di sotto della norma di circa 7-8°C e in calo fino a oltre 10°C rispetto ai valori attuali.
Non resta dunque che analizzare attentamente gli outpout dei modelli fisico-matematici relativi ai prossimi giorni che tenderanno ulteriormente a sciogliere la “matassa” e a chiarire molto meglio quale sarà l’evoluzione meteorologica a partire dal 24-25 settembre. Sarà decisivo il posizionamento finale dell’alta pressione delle Azzorre che andrà a stabilire l’eventuale entrata dell’irruzione fredda e in tal caso con quale intensità. Se l’alta pressione dovesse assumere una posizione troppo orientale la massa d’aria fredda, in entrata sull’Italia dai quadranti nord-orientali, sarebbe di molto smorzata e non degna di nota. Prognosi quindi ancora delicata! Non resta che riaggiornarci nei prossimi articoli previsionali e di analisi, per scoprire se ci saranno smentite o conferme in merito alla possibile linea di tendenza che quest’oggi abbiamo abbozzato. Restate connessi su www.meteoindiretta.it
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