Il ciclone Mediterraneo formatosi sullo Ionio è, come da previsione, arrivato sulla penisola ellenica, portando piogge intense e venti con raffiche fino a 100 km/h. Fenomeni che hanno causato ingenti danni, specialmente nelle zone costiere a causa delle mareggiate. Vediamo più nel dettaglio cosa è successo.
L’immagine satellitare in alta risoluzione acquisita nella giornata di ieri, sabato 29 settembre, individua con estrema chiarezza la posizione del ciclone mediterraneo che da settimane abbiamo seguito: dalla prima formazione nel Tirreno meridionale alla successiva dissipazione sulle coste nord-africane, fino alla nuova fase nel Mediterraneo centrale. Risulta interessante notare come un occhio centrale sia presente al centro della struttura, caratteristica che si è formata solo immediatamente prima del contatto con la penisola ellenica.
La presenza di un “occhio” centrale e dei temporali intorno a questa zona testimoniano come il sistema presenti alcune caratteristiche di tipo simil-tropicale. Tuttavia è difficile avere un’idea della sua intensità osservando le sole immagini satellitari. Il video riportato di seguito è stato reperito su facebook e mostra l’approccio del ciclone sulle coste greche, nei pressi di Epidauro.
Non solo piogge e vento, quindi, ma anche onde e mareggiate, come era lecito aspettarsi.
Oltre ai video abbiamo anche scaricato i dati misurati da alcune delle stazioni presenti in questa area in modo da caratterizzare l’arrivo del ciclone. La stazione meteorologica di Tripi, nei pressi di Sparta, mostra in modo eloquente l’arrivo del ciclone che ha fatto precipitare la pressione da 1002 hPa ad un minimo di 982.6 hPa nel primo pomeriggio. Un calo che è stato accompagnato da un aumento delle temperature, come spesso succede nell'”occhio” dei cicloni tropicali, e ad un aumento dei venti con raffiche fino a 100 km/h.
Le piogge più intense si sono verificate lontano dalle coste, probabilmente a causa della presenza di rilievi nella parte settentrionale del Peloponneso e nella Grecia centrale. L’immagine sottostante mostra gli accumuli relativi alla giornata di sabato, con valori localmente ben oltre i 200 mm. Se si contano anche le piogge cadute oggi (domenica) gli accumuli hanno superato localmente i 450 mm!
Anche nella capitale le piogge sono state talmente prolungate da causare alluvioni lampo, come mostrato nell’immagine sottostante.
Nelle prossime ore il ciclone si sposterà nell’Egeo, dove prevista una nuova, ed ultima, fase di intensificazione.
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