In Islanda caldo come in Puglia, le conseguenze dell’imminente irruzione fredda

Negli ultimi giorni le temperature massime in alcune località dell’Islanda orientale hanno raggiunto i 18°C per ben due volte, una conseguenza indiretta dell’irruzione di aria fredda che interesserà il nostro paese nei prossimi giorni. Scopriamo perché. 

La mappa delle temperature massime misurate nella giornata di ieri, 18 novembre, mostra chiaramente il divario termico presente tra il Mediterraneo, dove la colonnina di mercurio ha superato i 20°C, ed il centro Europa, dove l’irruzione di aria fredda in atto ha prevenuto il superamento dei 10 gradi. Tuttavia, volgendo lo sguardo più a nord, e in particolare all’isola islandese, si nota come le temperature massime abbiano raggiunto i 18°C, un valore paragonabile con la temperatura massima misurate nella stessa giornata in Puglia!

Temperature massime misurate il 18 novembre

Temperature massime misurate il 18 novembre

La stazione meteorologica ad aver raggiunto questo valore si trova nella impronunciabile cittadina di Skjaldthingsstadir, sulla costa est dell’Islanda. Sfortunatamente non si tratta di una lettura errata o di un caso isolato: le temperature hanno effettivamente raggiunto tra il 17 ed il 18 novembre valori eccezionalmente alti, come mostrato dalla serie temporale di temperatura ed umidità rilevate nella sopra citata stazione meteo. 

Temperature misurate alla stazione meteorologica di Skjaldthingsstadir

Temperature misurate alla stazione meteorologica di Skjaldthingsstadir

Notate l’improvviso aumento da un ciclo diurno con temperature comprese tra 0 e 5°C a minime di 11 e massime di 17.8°C.

Si tratta di una delle tante conseguenze dell’apporto di aria molo calda verso latitudini polari, come mostrato dalla mappa sottostante. L’approfondimento di una alta pressione sul nord Atlantico ha infatti favorito il trasporto di aria con temperature intorno ai 10°C a circa 1500 metri di quota verso l’Islanda e le Svalbard. Come risposta tale risalita ha favorito la discesa di aria fredda che stiamo sperimentando in queste ore nel nord Europa e sulle nostre regioni: la si nota chiaramente grazie alle colorazioni azzurro-blu nell’immagine sottostante.

Previsione dal modello ICON di temperatura a 850 hPa e venti a 500 hPa

Previsione dal modello ICON di temperatura a 850 hPa e venti a 500 hPa

Ad esaltare la temperatura massima di Skjaldthingsstadir avranno sicuramente contribuito i venti di caduta dalle montagne che hanno permesso all’aria di riscaldarsi ulteriormente grazie alla mancanza di umidità, un evento equivalente al Föhn alpino del quale abbiamo più volte parlato. 

Articolo di Guido Cioni del 19 Novembre 2018 alle ore 18:04

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