Analisi meteo lungo termine: dicembre debutta con l’alta pressione, poi possibile irruzione fredda?

Dicembre al debutto con l’affermazione dell’alta pressione sulla nostra Penisola, ma col passare dei giorni l’alta pressione potrebbe defilarsi verso l’Europa occidentale con i suoi massimi pressori, risalendo anche fin verso le latitudini più settentrionali. Tale movimento potrebbe andare a causare la discesa di una massa di aria molto fredda di origine artico-continentale sull’Europa orientale con possibile interessamento anche della nostra Penisola.

Gli articoli della giornata di ieri hanno trattato, nel dettaglio, l’evoluzione meteorologica, nonché previsionale, attesa sulla nostra Penisola nel corso di questa settimana, l’analisi meteo  qui presente, invece, tenderà a focalizzarsi sul lungo termine, nello specifico sulla prima decade/metà del mese di dicembre. Tale articolo non deve essere carpito come una previsione, data la notevole distanza temporale, ma solo come una possibile linea di tendenza, (che avrà bisogno poi di conferme o smentite) riguardante il possibile dislocamento delle figure bariche, a larga scala, frutto di analisi modellistiche e anche teleconnettive. Fatta questa doverosa premessa, inoltriamoci nell’analisi…

A partire dal 2 Dicembre la nostra Penisola sarà inglobata da un campo di alta pressione di origine sub-tropicale azzorriana con il Vortice Polare Troposferico che tenderà temporaneamente a ricompattarsi con conseguenziale tendenza a risalita dell’Arctic Oscillation (Indice AO) da valori negativi fin verso valori neutri. Sulla nostra Penisola, dunque, sarà lecito attendersi giorni di tempo stabile e per lo più soleggiato, con assenza di precipitazioni significative e temperature anche al di sopra della norma, con freddo confinato solo nelle ore notturne e mattutine, segnatamente nelle aree soggette ad inversione termica, ivi accompagnato anche dalla formazione di nebbie. Ecco, a tal proposito, due emisferiche attuali dei due principali modelli meteorologici GFS e ECMWF :

GFS_EMISFERICA_GEOPOT.

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per il 4 Dicembre 2018. GFS – Meteociel –

ECMWF_EMISFERICA_GEOPOT.

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per il 5 Dicembre 2018. ECMWF – Meteociel –

ECMWF_850HPA

Distribuzione termica a 850hpa (1450 mt) prevista per il 5 Dicembre 2018. ECMWF – Meteociel –

Col passar dei giorni, però, si assisterebbe ad un possibile e graduale spostamento ed espansione del campo di alta pressione suddetto sull’Europa occidentale, con tendenza dello stesso a risalire verso nord/nord-est in direzione delle latitudini più settentrionali dell’Europa, con possibile fase di SCAND+. Si andrebbe a determinare, quindi, un blocco della circolazione zonale atlantica, con il Vortice Polare che tenderebbe ad allungarsi verso latitudini più meridionali, con la discesa di una massa di aria fredda di origine artico-continentale sull’Europa orientale a cavallo tra fine prima decade di dicembre e inizi seconda decade. L’indice AO (Arctic Oscillation) potrebbe calare nuovamente dopo la risalita di inizio mese, inoltre anche le velocità dei venti zonali nei piani stratosferici, subirebbero un netto calo alle alte latitudini, segnali che indicherebbero la possibile intrusione dei flussi di calore fin sulle alte latitudini, derivanti dall’espansione e risalita dell’alta pressione con la circolazione che tenderebbe ad assumere, mediamente, una componente più meridiana e antizonale sull’Europa orientale e Mediterraneo. Ecco a tal proposito qualche immagine di tali indici :

Indice_AO

Andamento dell’Arctic Oscillation (indice AO). Fonte : NOAA

venti_zonali_10hpa_gefs

Andamento delle velocità dei venti zonali in Stratosfera ad una latitudine di 65°N.  Calo delle velocità dei venti zonali tra fine prima decade e inizi seconda di Dicembre. Fonte : atmos.albay.edu

I modelli meteorologici stanno iniziando a mostrare qualche segnale in tal senso, circa la configurazione barica suddetta come possiamo notare dall’ultimo run del modello americano GFS. Dalle Ensamble, sia dello stesso GFS e sia di ECMWF, inizia a scorgersi, inoltre, un possibile calo delle temperature, anche netto, tra la fine della prima decade e inizi seconda decade di dicembre, anche se nulla ovviamente è ancora certo, ma alcuni segnali si possono carpire e li alleghiamo di seguito commentandoli :

GFS_EMISFERICA_GEOPOT.

Configurazione barica, su scala emisferica, prevista per il 10 Dicembre 2018. GFS – Meteociel –

Ensamble06z_GFS

ENSAMBLE GFS06Z – Centro Adriatico, Pescara – Si nota un netto calo termico (anche di 6/7°C) della linea bianca (media degli scenari) tra fine prima decade e inizi seconda decade, con diverse perturbazioni che raggiungono anche valori  inferiori agli 0°C a 850hpa (1450 mt) per tale periodo. Fonte : wetterzentrale

Ensamble00z_ECMWF

ENSAMBLE ECMWF00Z – Centro Adriatico, Pescara – Si nota un calo termico della linea rossa (media degli scenari) tra fine prima decade e inizi seconda decade, con diverse perturbazioni che raggiungono anche valori uguali o inferiori ai -5 a 850hpa (1450 mt) per tale periodo. Fonte : meteoguru.net

L’ eventuale irruzione di aria fredda artico-continentale, quindi, potrebbe riguardare anche l’Italia con gradi di interessamento che eventualmente dovranno essere valutati man mano. La prima cosa che sarà da valutare, però, sarà prima l’eventuale conferma dell’impianto barico descritto a scala emisferica ed europea nei prossimi giorni, con l’ausilio della modellistica previsionale e con il supporto anche dei relativi indici di teleconnessione.

IN CONCLUSIONE : con l’avvento del mese di Dicembre avremo giorni di alta pressione sulla nostra Penisola con stabilità, assenza di precipitazioni significative e temperature anche al di sopra della norma, con freddo solo da inversione nelle zone soggette. Verso la fine della fine prima decade/inizi seconda decade di dicembre sarà possibile un irruzione di aria anche molto fredda sull’Europa orientale con possibile interessamento anche della nostra Penisola con intensità e modalità che eventualmente saranno tutte da verificare con il passare prossimi giorni.

Vedremo se l’abbozzo di linea di tendenza accennata, a larga scala, avrà conferme con nuovi e graduali dettagli, oppure se avrà bisogno di smentite. Restate connessi su Meteo in Diretta.

Articolo di Alberto Fucci del 27 Novembre 2018 alle ore 17:11

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