Tappi di rifiuti nel Sarno: rischio esondazione

Le piogge potrebbero favorire lo straripamento del fiume, ostacolato in tre punti diversi da ammassi di rifiuti. I residenti lanciano l’allarme.

È molta la preoccupazione a San Marzano sul Sarno riguardo al fiume conosciuto per essere il più inquinato d’Europa. Lungo il percorso di 24 km dalla sorgente alla foce, i rifiuti scaricati illegalmente e a ritmo costante da decenni ingrossano e ricoprono il fiume. La situazione di degrado si è aggravata ulteriormente negli ultimi giorni con la formazione di veri e propri “tappi di rifiuti” che, insieme alla vegetazione, ostruiscono il passaggio dell’acqua in almeno tre punti situati nell’area di San Marzano. “Questa potrebbe sembrare una discarica” dice Aniello Robustelli, residente ex poliziotto e amante della natura. “C’è di tutto: plastica, sterpaglie, polistirolo ed è un pericolo per le centinaia di persone che abitano in zona, perché con il fiume ostruito per centinaia di metri si rischia un’esondazione”. Ad alimentare il timore di uno straripamento del fiume sono l’abbondanza e la frequenza delle piogge di questo periodo e in vista dell’inverno gli abitanti si fanno sentire. Molti contadini della zona hanno provato più volte ad allertare il Consorzio di bonifica. “Non si fa nessuna opera di pulizia, ma quest’anno abbiamo pagato al consorzio di bonifica il doppio dello scorso anno, è inaccettabile”, dice Giovanni Annunziata, agricoltore residente in zona. “Questi sono i risultati della mancanza di manutenzione. Non possiamo andare avanti così, qualcuno deve intervenire” aggiunge il fratello Nicola, indicando uno dei cumuli di rifiuti che bloccano il corso del fiume.

“Tutti conoscono la limpidezza delle acque del Rio Palazzo e della foce del Sarno” dice ancora Robustelli “ma pochi chilometri dopo c’è l’altra faccia della medaglia, quella mostruosa fatta di rifiuti e montagne di plastica“.