Report ISPRA 2018: in Italia lo smog supera i livelli consentiti

19 città italiane superano la soglia di Pm10 fissata per legge. Brescia la più inquinata.

Il report di Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) e Snpa (Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente) sulla “Qualità dell’ambiente urbano” fa luce sulla situazione vista nel 2018 per quanto riguarda lo smog in Italia. In termini di Pm10, le ormai celebri polveri sottili, Brescia è al primo posto tra le 19 città italiane che hanno superato i limiti fissati per legge. Il superamento dei valori consentiti (50 microgrammi al metro cubo) è stato registrato in ben 87 giornate. Al secondo e al terzo posto si collocano rispettivamente Torino e Lodi, con 69 giornate oltre i limiti di Pm10. Tra le 19 città indicate si colloca anche Milano, dove per arginare il fenomeno sono state disposte misure di contenimento come il blocco dei veicoli maggiormente inquinanti sia a febbraio scorso che ad ottobre.

Un altro dato allarmante in relazione al rapporto Ispra emerge da un’analisi della Coldiretti riguardo la scarsità delle aree di verde urbano presenti nel Paese. In Italia ogni abitante in città dispone di appena 31 metri quadrati di verde, con un netto peggioramento della media per le metropoli del nord, che vede valori di 6,3 a Genova, 17,9 a Milano, 22 a Torino e 23,1 a Brescia. La ridotta disponibilità di spazi verdi, fondamentali per contrastare la presenza di polveri sottili e inquinanti gassosi, va a sommarsi all’ormai inevitabile cambiamento climatico a cui andiamo incontro, contribuendo significativamente alla formazione di smog nelle città. Secondo la Coldiretti, nonostante i dati preoccupanti solo l’8% dei comuni ha approvato un piano per il verde. “Di fronte all’evidente cambiamento del clima in atto non si può continuare a rincorrere le emergenze, ma bisogna intervenire in modo strutturale favorendo nelle città la diffusione del verde pubblico e privato considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili e un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno” spiega la Coldiretti. Secondo gli studi, alcune varietà di piante sono capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10, le quali ogni anno in Italia causano circa 80.000 morti premature.