Alberi di Natale: un possibile smaltimento che non inquina

Uno studio su come riciclare gli alberi di Natale veri potrebbe portare ad un’importante svolta ecologica.

 

 

Acquistare un albero di Natale vero comporta una conseguenza per l’ambiente da non sottovalutare. Le centinaia di migliaia di aghi che lo compongono, infatti, non solo impiegano moltissimo tempo per decomporsi , ma producono una grande quantità di gas serra. Uno studio realizzato dalla Dott.ssa Kartey, del Dipartimento di Ingegneria Chimica e Biologica presso l’Università di Sheffield, afferma che dagli aghi di pino si possono estrarre sostanze chimiche utili alla creazione di prodotti di uso quotidiano come dolcificanti alimentari, vernici e tanti altri. La ricerca si basa sul metodo di degradazione della struttura degli aghi, composti principalmente da un polimero complesso chiamato lignocellulosa. Questo polimero, per la sua struttura complessa, non è adatto alla creazione di energia da biomasse e quindi poco sfruttabile per la maggior parte di processi industriali. L’obiettivo della ricerca è la scissione di questa struttura in sostanze più semplici, ovvero materie prime fondamentali per l’industria, come per la produzione di detergenti domestici e colluttori. Il processo di scomposizione sarebbe economico ed ecologico, in quanto prevede il solo uso di calore e di solventi come il glicerolo, prodotto non inquinante. Una volta scomposta la struttura chimica degli aghi di pino si otterrebbero due prodotti: uno liquido (bio-oil) ed uno solido (biochar). Il primo è composto principalmente da glucosio, acido acetico e fenolo, sostanze chimiche utilizzate per la produzione di dolcificanti alimentari, vernici, adesivi, aceto eccetera. Anche il sottoprodotto solito ottenuto può essere utile in altri processi chimici industriali.
In conclusione il riciclo degli alberi di Natale sarebbe del tutto eco-sostenibile e con sprechi pari a zero. Inoltre riguarderebbe sia alberi freschi che vecchi e abbandonati. “L’uso della biomassa (materiali derivati dalle piante) per produrre combustibili e prodotti chimici attualmente prodotti da risorse fossili” afferma il Dott. McGregor, docente presso il Dipartimento di Ingegneria Chimica e Biologica” giocherà un ruolo chiave nella futura economia globale. Nel nostro gruppo di ricerca stiamo attualmente studiando la produzione di prodotti da una varietà di rifiuti organici, comprese le risorse forestali, i cereali usati dall’industria della birra e i rifiuti alimentari; parallelamente allo studio dei processi per la conversione del biossido di carbonio in composti idrocarburici utili”.

Articolo di Erika del 02 Gennaio 2019 alle ore 15:45

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