Una profonda saccatura ha già raggiunto il mediterraneo innescando condizioni di maltempo in particolare al Centro-Sud. L’area di bassa pressione subirà un ulteriore approfondimento nelle prossime ore raggiungendo valori di pressione al suolo estremamente bassi nel Mar Tirreno.
Situazione estremamente dinamica nel Mediterraneo dove aria fredda dalla Groenlandia ha innescato la formazione di un vortice ciclonico che nella giornata di giovedì potrà far registrare valori di pressione al suolo anche al di sotto dei 980 hPa. La mappa sottostante conferma quanto detto descrivendo l’altezza geopotenziale a 500 hPa e le isobare al livello del mare.
Cerchiamo di spiegarne meglio il significato: l’altezza geopotenziale a 500 hPa è la quota che bisogna raggiungere per poter registrare tale valore barico (500 hPa per l’appunto). La mappa ci sta dicendo che l’altezza geopotenziale è inferiore nel bacino nel mediterraneo (area blu) mentre raggiunge valori più elevati in Atlantico (area rossa). Perchè?
Per rispondere dobbiamo ricordarci che la temperatura influenza in modo determinante l’inclinazione delle superfici di pressione costante (superfici isobare). L’aria più fredda ha una densità maggiore e quindi, nella zona interessata da basse temperature, la pressione diminuisce più velocemente con la quota. (vedi figura).
Dunque la mappa precedente ci conferma quanto detto: l’aria fredda da Nord sta giungendo nel Mediterraneo influenzando l’inclinazione delle superfici isobare.
Più in generale le masse di aria si muovono sostanzialmente sotto l’azione di due forze principali. La forza derivante dal gradiente di pressione e la forza di Coriolis, dettata dalla rotazione del pianeta. Per questo motivo le aree di bassa pressione nell’emisfero Nord, sono caratterizzate da una rotazione antioraria dei venti. L’aria infatti è richiamata verso le aree in cui la pressione è inferiore (dalle alte alle basse pressioni) ma nell’azione di convergere verso queste aree viene deviata a destra dalla forza di Coriolis. Nel caso delle alte pressioni la situazione è invertita e i venti allontanandosi da queste aree ruotano in senso orario.
Per questo motivo il minimo così marcato posizionato nei pressi della Sardegna richiamerà venti intensi di origine diversa: venti di grecale raggiungeranno le aree adriatiche mentre nella rotazione il maestrale sferzerà soprattutto lungo la costa orientale della Sardegna. Come conseguenza di questo meccanismo il libeccio interesserà la Sicilia e le regioni meridionali tirreniche.
Le raffiche previste potranno superare i 100 Km/h e, come conseguenza, i mari risulteranno molto mossi. Riportiamo una mappa che descrive l’altezza raggiunta dalle onde nel bacino del mediterraneo. L’area maggiormente colpita va dal Golfo del Leone nel Sud della Francia fino alle coste occidentali della Sardegna.
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