Bambini esposti al piombo: rischi per la salute mentale

L’esposizione al piombo in infanzia ha effetti sulla salute mentale in età adulta. Lo dice uno studio della Duke University.

Un recente studio pubblicato su Jama Psychiatry ha analizzato gli effetti dell’esposizione al piombo sulla salute mentale e su possibili cambiamenti di personalità. Il legame tra questo metallo pesante e le capacità cognitive era già noto in precedenza, con studi che avevano evidenziato collegamenti con il quoziente intellettivo e la posizione sociale. L’analisi del team della Duke University è stata fatta su un campione di 1000 persone nate tra il 1972 e il 1973 a Dunedin, in Nuova Zelanda, dove in quel periodo i livelli di piombo nella benzina erano tra i più alti nel mondo. Nei soggetti che in infanzia erano stati maggiormente esposti al piombo è stata riscontrata, a distanza di anni, una maggiore incidenza di disturbi psichiatrici e personalità tendenzialmente più nevrotiche e impulsive. L’esposizione al piombo, secondo lo studio, avrebbe quindi effetti a lungo termine sulla salute mentale e sulla personalità in età adulta. Maggiore è il livello di piombo nel sangue in giovane età, maggiore è il rischio di presentare disturbi a distanza di molti anni. “Gli effetti del piombo possono durare per un periodo piuttosto lungo, anche da tre a quattro decenni”, afferma Jonathan Schaefer, coautore dello studio.
Come evidenziato dai ricercatori, oggi una buona parte di coloro che hanno tra i 30 e i 50 anni sono stati esposti da bambini ad alti livelli di piombo, poiché dalla metà degli anni ’60 alla metà degli anni ’80 la benzina era prodotta per gran parte con questo metallo. Attualmente il rischio è inferiore, ma riguarda soprattutto i bambini che vivono in edifici più vecchi con tubature e vernici con piombo.
In futuro, lo studio potrebbe stabilire ulteriori collegamenti tra l’esposizione al piombo e altre malattie che si presentano in età avanzata, quali demenza o patologie cardiovascolari.