Nel corso della prossima settimana è atteso sull’Italia un netto calo termico, segnatamente sulle regioni centro-meridionali del versante adriatico. Seconda parte di Febbraio caratterizzata maggiormente da circolazioni fredde meridiane e antizonali? Scopriamolo inoltrandoci in un’analisi meteo stratosferica e troposferica…
L’inverno vero sulla nostra Penisola non è ancora finito! Se poniamo l’attenzione sulla seconda decade del mese di Febbraio, ovvero a partire dal 12 Febbraio, si evidenziano possibilità per nuove fasi votate a circolazioni troposferiche, a larga scala, maggiormente meridiane e antizonali e quindi a carattere freddo, con possibilità di coinvolgimento anche della nostra Penisola. Come detto altre volte tali analisi non devono essere carpite come previsioni, ma solo come possibili linee di tendenza a larga scala, sul possibile dislocamento delle principali figure bariche su scala europea. Inoltriamoci nell’analisi….
In Stratosfera l’imponente Stratwarming, di tipo “Major”, cominciato a fine Dicembre che ha apportato dapprima un “Displacement” del Vortice Polare Stratosferico e poi uno “Split” nella prima decade di Gennaio, è ormai in fase di assorbimento e superamento da ormai una decina di giorni. Il NAM (North Anular Mode) è tornato su valori neutro/positivi e stesso dicasi per le velocità dei venti zonali alle alte latitudini, tutti segnali evidenti di un Vortice Polare Stratosferico in fase di maggiore compattamento. Ecco le relative immagini :
In Troposfera, tuttavia, sarà possibile sperimentare ancora le conseguenze relative al forte Stratwarming di circa 1 mese fa, che fece piombare l’indice NAM (North Annular Mode) su valori nettamente negativi e al di sotto della soglia dei -3.0 (come visibile dall’immagine in precedenza allegata), soglia che indica possibilità di disturbo del Vortice Polare Troposferico nei successivi 60 giorni. Nello specifico, il prosieguo del mese di Febbraio, potrebbe essere contraddistinto da un Vortice Polare Troposferico parzialmente disturbato, segnatamente dai flussi di calore in risalita, imputabili all’azione dell’onda alto-pressoria Azzorriana.
Se il Vortice Polare in Stratosfera sta andando incontro ad una fase di maggiore compattamento, non implica che necessariamente anche in Troposfera debba essere così. Anzi sono proprio queste le fasi in cui la Troposfera può sorprendere, del resto abbiamo pur sempre un indice NAM che ha superato la soglia del -3 non molto tempo fa con un Warming che è risultato in propagazione fino ai piani troposferici.
Molto indicativi risultano anche le fasi di importanti indici troposferici di seguito raffigurati, oltre ai primi veri segnali modellistici sul lungo termine :
Come possiamo notare l’Indice AO (Arctic Oscillation), dopo la forte risalita di questi giorni, è visto attualmente in dubbia evoluzione. Tuttavia un nuovo calo verso valori neutri/negativi diventa possibile, eventuale segnale di un Vortice Polare Troposferico in nuovo indebolimento con propensione ad allungarsi parzialmente verso le medie latitudini mediterranee ed europee orientali.
Ma soprattutto osservando l’indice MJO (Madden Julian Oscillation) salta all’occhio la prevista fase 8, in possibile evoluzione in fase 1. Ciò mette in evidenza possibilità molto concrete di avere un impianto barico-configurativo contraddistinto da un blocco delle correnti zonali atlantiche (blocking) con innalzamento ed espansione di una solida onda alto-pressoria azzorriana sull’Europa occidentale e nord-occidentale, in piegamento verso nord-est ovvero verso latitudini scandinave con conseguenziale discesa di fredde correnti artiche e continentali sull’Europa orientale. Per eventuali interessamenti della nostra Penisola, sarà importante l’esatto posizionamento della suddetta onda alto-pressoria.
A tal proposito, nel corso della prossima settimana (12-14 Febbraio), potremmo assistere ad una veloce irruzione fredda sulla nostra Penisola, soprattutto sui versanti adriatici centro-meridionali, con netto calo delle temperature, rinforzo della ventilazione nord-orientale e qualche sporadica e debole precipitazione, nevosa fino a bassa quota. In questo caso la posizione dell’alta pressione risulterà determinante per non consentire all’irruzione fredda un espansione maggiore verso ovest, la stessa irruzione, difatti, risulterà veloce, solo di moderata intensità e con scarsissimi fenomeni solo sulle regioni meridionali adriatiche, mentre risulterà molto più incisiva sull’Europa orientale :
In seguito, però, potrebbero esserci nuove occasioni per movimenti di masse d’aria fredde continentali in scivolamento dall’Europa orientale verso ovest. In tali frangenti la nostra Penisola avrà maggiori possibilità per essere coinvolta in modo più diretto rispetto alla velocissima “toccata e fuga” del 13 e 14 Febbraio, del resto relegata con effetti molto marginali solo sulle regioni centro-meridionali adriatiche. A tal proposito ecco qualche immagine dei modelli odierni :
Tuttavia l’evoluzione, a partire dal 15 Febbraio, esprime un certo grado di incertezza e molto dipenderà dagli effettivi movimenti e posizionamenti dell’asse alto-pressorio : sussiste infatti il rischio che lo stesso possa essere troppo invasivo verso est, con la nostra Penisola che quindi risulterebbe protetta dal cuneo anticiclonico. Trattandosi di evoluzioni meteorologiche a lungo termine, basate su circolazioni di masse d’aria con moti antizonali, i quali risultano essere sempre di lettura più difficile per la modellistica previsionale, vi rimandiamo ai prossimi aggiornamenti di analisi meteo che daranno una lettura più chiara sulla possibile evoluzione meteorologica relativa alla seconda parte di Febbraio, periodo nel quale, per concludere, ci sentiamo comunque di poter segnalare concrete possibilità (da verificare e aggiornare) relative a possibili irruzioni più fredde da est.
Località | T°C |
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Bari | 28° |
Palermo | 28° |
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Cosenza | 26° |
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Località | T°C |
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