Un rapporto del WWF mette in luce il peggioramento della condizione della Terra in termini di biodiversità. Entro il 2050 soltanto il 10% del Pianeta potrebbe restare incontaminato dalle attività umane.
Noi umani siamo sulla Terra da più di 2 milioni di anni, ma in soli 45 abbiamo compiuto ciò che non è stato fatto in tutto quel tempo: l’annientamento di massa dei nostri simili terrestri. Solamente tra il 1970 e il 2014 la Terra ha perso quasi il 60% della fauna selvatica, tra mammiferi, uccelli, pesci, rettili e anfibi. Una percentuale di cui l’attività umana è responsabile quasi per intero, determinando una perdita di biodiversità ad una velocità paragonabile alle estinzioni di massa. I dati provengono dal Living Planet Report del 2018 pubblicato dal WWF, che evidenzia la declinante salute del pianeta in termini di biodiversità, ecosistemi, domanda di risorse naturali e relativo impatto sulla natura e la fauna selvatica. Il rapporto 2018, come previsto, è il più allarmante di sempre.
In soli 50 anni il 20% dell’Amazzonia è stato raso al suolo e l’area totale delle foreste del pianeta è diminuita di 92 milioni di ettari solo tra il 2000 e il 2013. Il 75% delle specie animali che si sono estinte dal 1500 d.C. è scomparso a causa dell’agricoltura intensiva e della contaminazione degli habitat. L’acidificazione degli oceani va avanti a ritmi mai visti in 300 milioni di anni, con la perdita del 50% dei coralli avvenuta negli ultimi 30 anni. E ancora, ogni 10 anni l’attività umana è responsabile del rilascio di 100 miliardi di tonnellate di carbonio nell’atmosfera, il livello più alto registrato in almeno 800.000 anni.
In questo panorama di sfruttamento senza limiti del pianeta che ci ospita, resta solamente il 25% di territorio ancora libero dall’impatto delle attività umane. Un’area che, considerata la domanda di risorse naturali in continua crescita, si prevede arrivi al 10% entro il 2050.
Come afferma il rapporto del WWF, l’unica strada per la conservazione è di un nuovo accordo globale tra natura e persone, mirato ad uno sviluppo innovativo che protegga l’ambiente, sulla base del fatto che tutto ciò che facciamo nei confronti del Pianeta determina inevitabilmente la nostra sopravvivenza.
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