El Nino, o più precisamente ENSO (El Niño Southern Oscillation), è un complesso fenomeno climatico che interessa sia l’atmosfera sia gli oceani. Si presenta con un anomalo riscaldamento delle acque nel Sud-Est del Pacifico e indebolimento dei venti tropicali, gli alisei. Negli ultimi giorni si sta verificando questo fenomeno ciclico, anche se in forma debole.
Per comprendere il fenomeno analizziamo prima la situazione in assenza di El Niño sull’Oceano Pacifico.
Normalmente gli alisei soffiano da Est verso Ovest nella fascia tropicale e trasportano le calde acque superficiali ad OVEST verso il continente Asiatico. Come conseguenza, ad Est presso le coste del Sud America, per rimpiazzare l’acqua superficiale mossa dai venti, acqua profonda e fredda sale in superficie.
Cosa accade allora?
Acque calde superficiali in generale favoriscono l’evaporazione e successivamente le precipitazioni. Quindi, per quanto spiegato prima, i fenomeni si concentrano ad Ovest, in Australia e Asia mentre ad Est prevale la stabilità. In seguito, l’aria calda e umida che risale ad Ovest, giunta ad alte quote, tende a muoversi verso Est e a scendere verso la superficie formando la cella di Walker.
Cosa accade invece con El Niño?
El Niño si presenta attraverso l’attenuazione degli alisei, i quali indeboliti, non sono più in grado di trasportare efficientemente le acque calde superficiali ad Ovest. Come si vede dalla figura sottostante (destra), in questo caso le acque calde non sono più concentrate verso il continente asiatico ma più ad Est e nel centro dell’Oceano Pacifico. Questo produce un cambiamento totale della distribuzione della precipitazione e, nei casi più estremi, si traduce in alluvioni in diverse regioni del Sud America, in particolare in Perù, e al contempo estrema siccità in regioni come India e Indonesia.
Esiste anche un’altra condizione, detta La Niña, che ha caratteristiche opposte a El Niño. Si verifica quando i venti, invece di indebolirsi, si rafforzano e le acque più ad Est dell’Oceano Pacifico, nei pressi del Sud America, si raffreddano rispetto alla media.
Entrambi i fenomeni si presentano con una certa ciclicità che è stata stimata essere di circa 7 anni, anche se con variazioni talvolta importanti. Il fenomeno di questi giorni è molto debole e la situazione dovrebbe lentamente rientrare nel periodo di normalità. In foto un esempio di anomalia termica registrata nel dicembre del 2017 che evidenzia una condizione di El Niño. Si noti l’anomalia termica nei pressi del Sud America (parte più rossa) causata ,come detto, dall’indebolimento degli alisei.
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