Il piano per rialzare le isole del Pacifico sarebbe l’unico modo per salvarle dalla completa inondazione prevista entro il 2050 ed evitare la totale evacuazione della popolazione.
A sentirne parlare sembra surreale, ma il piano per “rialzare” le Isole Marshall è solo una soluzione estrema a una catastrofe imminente. I 53.000 abitanti delle 1.156 isole che costituiscono la Repubblica delle Isole Marshall stanno già affrontando gli effetti del cambiamento climatico, il cui culmine è previsto entro il 2050, quando il livello del mare sarà aumentato a tal punto da inghiottirle. L’idea di sollevare i 29 atolli, che si trovano in media ad appena 2 metri sopra il livello del mare, non è nuova. Un piano simile è stato preso in considerazione da Newport Beach, in California, che rischia l’inondazione insieme all’isola di Balboa e da Miami Beach, in Florida, che sta progettando di alzare le sue strade. Ma come fa notare il notiziario ambientale Earther, un piano del genere in uno stato come le Isole Marshall il cui prodotto interno lordo è di appena 200 milioni di dollari non è cosa facile. “Affrontare il cambiamento climatico costa denaro vero e alcuni sono così fortunati da averlo. Sfortunatamente, i luoghi più vulnerabili spesso non ce l’hanno”.
Secondo un rapporto del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico, i paesi a maggior rischio per gli effetti del riscaldamento globale oltre alle Marshall sono Kiribati, Tuvalu e Maldive. Negli ultimi anni queste nazioni hanno sperimentato una crescente frequenza di inondazioni, gravi siccità, sbiancamento dei coralli e altri importanti effetti del cambiamento. Fenomeni la cui tendenza non è in miglioramento. “Alzare le nostre isole è un compito arduo ma che deve essere fatto”, ha dichiarato la presidente delle Isole Marshall Hilda Heine. “Abbiamo bisogno della volontà politica e in particolare dell’impegno dei leader per riuscirci”. La Heine sottolinea inoltre la determinazione degli abitanti a voler rimanere a tutti i costi sulle Isole e l’importanza di un’azione di supporto tempestiva affinché migliaia di persone non debbano essere costrette a lasciare il loro paese. “Siamo le uniche nazioni al mondo che ora affrontano reali prospettive di essere completamente cancellate dalla mappa”, ha affermato il segretario di stato Ben Graham. “Alzare fisicamente le isole è l’unico modo per salvare la nazione dall’estinzione”.
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