Partiamo da un dato di fatto: il trend di concentrazione di anidride carbonica in atmosfera registra ad ogni misurazione un nuovo record.
Qual è l’ultimo valore misurato?
Ci sono numerose stazioni di monitoraggio nel mondo, ma riferiamoci ad una in particolare, quella di Mauna Loa .
Qui, nelle Hawaii, sorge la stazione più antica al mondo. Posto lontano da fonti di emissione dirette, questo osservatorio effettua misure in continuo di concentrazione di anidride carbonica e altri gas, dal 1958.
Basta dare uno sguardo ai dati per comprendere quanto sia costante nel tempo l’aumento di CO2. L’ultima misurazione relativa a febbraio 2019 registra il valore record di 411.75 ppm. Se si guarda l’inizio del grafico, ci si rende conto che l’aumento è stato drastico.
E’ vero, per quanto estese nel tempo, queste misure dirette hanno comunque una durata limitata.
Dunque, quanta anidride carbonica c’era prima degli anni 50?
Se si guarda al passato, e al passato remoto, allora la situazione odierna assume caratteri drammatici. Infatti, gli scienziati sono in grado di raccogliere informazioni dalla natura per conoscere il clima e la composizione chimica dell’atmosfera passata.
Come? Dallo studio dei ghiacciai, dei coralli, degli alberi e addirittura dei pollini.
I ghiacciai sono gli archivi più preziosi perchè al loro interno conservano particelle di aria antica, che viene compressa sotto successivi strati di neve per migliaia di anni. La più lunga serie storica ricavabile dagli Ice Cores (carote di ghiaccio) è di ben 800 000 anni e proviene dal sito Dome C in Antartide. Qui per effettuare le analisi il ghiaccio è stato scavato per profondità superiori a 3000 metri!
Cosa si è scoperto?
Che i nostri valori di CO2 in tutto l’arco temporale (800000 anni!) non sono mai stati registrati in natura (vedi immagine). Nell’immagine la scala arriva a un valore massimo di 300 mentre oggi, come detto, superiamo di più di 100 ppm questo valore.
Cambiare la composizione chimica dell’atmosfera in un modo così evidente ha conseguenze sul budget radiativo del pianeta che, come scientificamente provato, si sta riscaldando in modo anomalo.
Non solo la CO2, ma anche il metano, il diossido di azoto sono in aumento. Tutti gas serra che agiscono modificando l’effetto serra che naturalmente caratterizza il pianeta.
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