Siccità al nord, fiume Po agli stessi livelli di Ferragosto

Situazione critica in pianura padana: il fiume Po ha raggiunto in questi giorni una portata di circa 550 metri cubi al secondo, inferiore persino ai circa 680 metri cubi al secondo misurati a Ferragosto. Una condizione che è destinata a perdurare vista la cronica assenza di precipitazioni sul nostro paese.  Ecco i dettagli.

Molti dei nostri lettori si saranno rallegrati alla vista di un periodo interessato da poche (se non assenti) piogge. In realtà la mancanza di piogge ha molti effetti negativi tra cui la diminuzione nella portata dei fiumi e la conseguente mancata irrigazione delle colture. Non si tratta, quindi, di una situazione positiva ma di una criticità ambientale diventata ormai sempre più frequente negli ultimi anni.

Uno scatto del fiume Po

Ma quanto è critica la situazione?

Per capirlo basta dare un’occhiata ai dati misurati dall’idrometro di Piacenza pubblicato sul sito dell’ARPA Emilia Romagna. Attualmente il livello rilevato (linea blu in figura) è negativo (ovvero al di sotto del valore preso come riferimento in questo luogo) di circa mezzo metro. Basta considerare che in questo periodo il fiume dovrebbe trovarsi intorno ai 1-2 metri mentre il livello di allerta inizia a circa 5 metri.

Livello idrometrico del fiume Po a Piacenza

Una conseguenza della mancanza di piogge, come già detto all’inizio, che si riflette anche nella mancanza di umidità nel suolo. Lo si evince dalla figura sottostante nella quale abbiamo riportato il valore di umidità nel terreno in percentuale: colorazioni verdi-blu indicano un suolo molto umido (100% è un suolo completamente saturo di acqua, come dopo un temporale molto intenso), marroni viceversa un suolo molto secco. Lungo tutto lo stivale è immediato riconoscere come la regione più secca sia proprio la pianura padana, con un minimo inferiore al 10% di saturazione proprio al confine tra Lombardia e Veneto.

Valori percentuali di umidità nel suolo simulati oggi dal modello ICON-EU

Persino da satellite la frazione della vegetazione attiva è molto bassa, come mostrato da quest’ultima immagine che vi mostriamo di seguito e che proviene dallo strumento MODIS. Stavolta la scala di colori varia dal marrone, suoli privi di vegetazione, al verde, suoli coperti da vegetazione, fino al bianco, neve/ghiaccio, e blu, acqua.

NDVI, indice di vegetazione attiva