La direttiva del Parlamento europeo passa con 560 voti a favore, 35 contrari e 28 astenuti.
Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la direttiva che vieta una buona parte degli articoli in plastica monouso dal 2021. I prodotti vietati sono piatti, posate, cannucce, contenitori in polistirolo espanso, cotton fioc e bastoncini per palloncini. La direttiva è passata con 560 voti a favore, 35 contrari e 28 astenuti e oltre al bando prevede il ritiro del 90% delle bottiglie di plastica dagli stati membri entro il 2029. Le bottiglie dovranno inoltre essere costituite da materiale riciclato almeno per il 25% entro il 2025 e il 30% entro il 2030. Le nuove normative riguarderanno anche altri articoli monouso come salviette umidificate, tovaglioli sanitari e filtri di sigarette, dove i produttori avranno l’obbligo di specificarne l’impatto ambientale e il corretto smaltimento tramite le etichette. Maggiore responsabilità anche ai produttori gli attrezzi da pesca monouso, i quali saranno tenuti a sostenere i costi della raccolta delle reti disperse in mare.
La direttiva del Parlamento europeo rappresenta in primo luogo un impegno nei confronti della fauna marina, sempre più minacciata dal gravissimo inquinamento da plastica, “che sta letteralmente soffocando la vita nei mari e sulle coste”, afferma il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. La plastica è il nemico numero uno degli animali marini, che miete decine di migliaia di vittime ogni anno tra tartarughe e cetacei e non esclude il pesce che finisce nel nostro piatto. “Mari e coste pulite sono una risorsa economica, commerciale e turistica unica al mondo”, afferma Tajani, “ma se non agiamo subito, continuando a sfruttare ed inquinare i nostri oceani in maniera irresponsabile, nel 2050 nei mari avremo più plastica che pesce”.
Nel quadro normativo europeo si distingue l’Italia, afferma il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, primo paese a bandire cotton fioc e microplastiche nei cosmetici. “Chiediamo al governo di avviare subito un tavolo con tutti i portatori d’interesse – produttori, amministrazioni, utilizzatori, associazioni ambientaliste – per accompagnare la transizione e rendere efficace il percorso di deplastificazione”, continua Ciafani, “così come ci aspettiamo che venga ribadita in Italia l’importanza delle bioplastiche nello sviluppo dell’economia circolare, compresa la filiera dei rifiuti organici e del compostaggio, di cui il nostro Paese è leader in Europa”.
In occasione dell’approvazione della direttiva sul monouso è stata diffusa un’analisi della Coldiretti sui dati Eurobarometro, secondo cui in Italia nel 2018 il 27% dei cittadini ha evitato di acquistare oggetti di plastica monouso (soprattutto per uso alimentare), mentre il 68% ritiene opportuno pagare un sovraprezzo per questi prodotti. “Si tratta di un comportamento virtuoso”, sottolinea la Coldiretti, “spinto da una crescente attenzione alla sostenibilità ambientale”.
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